Oltre il 70% degli antibiotici venduti in Italia viene utilizzato per gli animali da macello

Il 71% degli antibiotici venduti ogni anno in Italia vengono somministrati agli animali da macello, 800 milioni di capi.

Una percentuale che piazza l’Italia al terzo posto in Europa per consumo di antibiotici destinati agli animali da allevamento, dopo Spagna e Cipro, e che supera di tre volte il consumo della Francia e di cinque quello del Regno Unito. Tutto questo avviene mentre ogni anno in Italia muoiono fra le 5.000 e le 7.000 persone per resistenza agli antibiotici.

I dati sono forniti da ECDC (European Centre for Disease Prevention and Control), EFSA (European Food Safety Authority), EMA (European Medicines Agency) e SIMIT (Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali). Sono stati diffusi oggi da Legambiente in occasione della firma di un protocollo fra l’associazione ambientalista italiana e la ong internazionale CIWF (Compassion In World Farming), che lotta per la tutela degli animali negli allevamenti.

Il protocollo vuole promuovere iniziative a difesa del benessere animale negli allevamenti e contro la zootecnia intensiva. Il documento è stato firmato da Rossella Muroni, presidente di Legambiente, e da Philip Lymbery, ceo di CIWF International, alla presenza di Annamaria Pisapia, direttrice di CIWF Italia.

Le due ong chiedono che le richieste delle associazioni che hanno partecipato alla conferenza nazionale sul benessere animale organizzata dal ministero della Salute a Roma all’inizio dell’estate siano recepite e inserite nel Piano triennale per il Benessere Animale, che il ministro Lorenzin si è impegnato ad approvare entro il mese di dicembre.

Legambiente e CIWF chiedono la valorizzazione di buone pratiche di allevamento estensivo (all’aperto e/o biologico) e percorsi educativi nelle scuole. Le ong puntano anche alla sensibilizzazione dei parlamentari italiani ed europei affinchè adottino atti legislativi a favore del benessere animali e della sostenibilità ambientale.

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