Trento svetta nella classifica della «sportività» delle province

Il Trentino fa incetta di medaglie, nella speciale Olimpiade tra province promossa dal Gruppo Clas per il Sole 24 Ore.

La nostra è la terra «regina» dell'indice di sportività, secondo un focus pubblicato nei giorni in cui la tuffatrice Francesca Dallapè ha portato all'ombra delle Dolomiti un argento conquistato a Rio de Janeiro con la compagna altoatesina Tania Cagnotto. 

Negli ultimi dieci anni la provincia di Trento è scivolata dal podio una sola volta, confermandosi dunque una terra di e per sportivi. Anche quest'anno ha conquistato l'oro assegnato dal quotidiano economico, oltre a numerose altre medaglie preziose nelle diverse «discipline».

Il seconda posizione si trova Genova. Firenze è terza, mentre Bolzano si ferma al settimo posto. È la quarta volta che il Trentino viene insignito del metallo più prezioso, dopo il 2007, il 2011 e il 2014. Al medagliere si aggiungono quattro argenti (2008, 2009, 2013 e 2015) e il bronzo del 2012. Nel 2010 la provincia si era invece classificata quarta. Sesta «maglia nera» consecutiva invece per l'Ogliastra, che compensa tuttavia con la longevità dei suoi abitanti.

Se nel corso degli ultimi dieci anni si considerano i piazzamenti che vanno dal primo al decimo posto, quella di Trento è l'unica provincia sempre presente, seguita da Bolzano che conta tuttavia soltano due medaglie (un argento e un bronzo). Ottime, come detto, sono le performance ottenute nelle 30 categorie analizzate, con 15 piazzamenti nelle prime dieci posizioni. 

Quattro sono gli ambiti che vedono il Trentino in prima posizione: «società e dirigenti» e «tesserati» in proporzione al totale della popolazione, «coppe europee e grandi eventi internazionali» e «ciclismo». Il rapporto «sport e natura» fa conquistare alla nostra provincia la seconda posizione; due sono invece i terzi posti in «sport e turismo» e «sport invernali individuali; una quarta posizione nel «volley»; due quinti posti («atletica» e «amatori master»); altrettanti settimi («nuoto» e «tennis»); un ottavo («hockey) e due noni («Coppa Italia a squadre» e «sport al femminile»).

Quattro parametri portano invece il Trentino nella parte bassa della classifica: va male per il «rugby» (64°) e gli «altri sport outdoor» (65°), mentre peggio va per gli «enti di promozione sportiva» e il «calcio», che si fermano rispettivamente all'85° e al 101° posto. Questo brutto risultato nel calcio non consente peraltro al nostro territorio di salire oltre la nona posizione negli «sport di squadra», nononstante la presenza di team importanti come la Dolomiti Energia, arrivata in semifinale di Eurocup di basket e la Diatec Trentino Volley, che ha raggiunto la semifinale scudetto e la finale di ChevChampions Cup di pallavolo.

Il Trentino fa un'ottima figura negli sport individuali e nelle tematiche sportive legate al sociale. Sotto questo aspetto, fa notare il Sole 24 Ore , «non si può fare a meno di parlare di un'impiantistica di prim'ordine, della capacità di organizzare costantemente competizioni importanti, spesso legate alle caratteristiche di un territorio che è una palestra a cielo aperto».
Risultati che significano anche business. Uno studio dell'Ateneo di Trento ha calcolato che lo sport contribuisce sul Pil regionale per una quota pari al 6,8%, che in sostanza significa un miliardo 150 milioni di euro. Basti pensare al caso della Marcialonga, che in un solo weekend porta sul territorio qualcosa come 4 milioni di euro.

[[{"type":"media","view_mode":"media_original","fid":"1480131","attributes":{"alt":"","class":"media-image","height":"845","width":"677"}}]]

comments powered by Disqus