Contro le allergie in campo i pediatri

Professionisti del territorio specializzati visiteranno nei distretti e negli ospedali

Fino ad ora riuscire a prenotare una visita allergologica pediatrica era una vera e propria impresa. Non solo non era facile pagando il ticket, ma anche privatamente, in alcuni casi, l'attesa era di parecchi mesi. Da giugno le cose dovrebbero cambiare grazie alla rete allergologica pediatrica che vede scendere in campo un team di pediatri di libera scelta e di infermieri che in questi anni si sono specializzati e che anziché rimanere nei loro ambulatori andranno ad effettuare visite negli ospedali di valle e nei distretti. L'allergologia, dunque, non sarà più una prerogativa dei medici ospedalieri, ma ad un primo livello ad occuparsene saranno i pediatri che dai loro ambulatori, una volta a settimana o una volta ogni quindici giorni, si sposteranno in strutture deputate dove, grazie ad appuntamenti fissati attraverso il Cup, visiteranno i piccoli pazienti.

Una vera e propria rivoluzione che è stata presentata nel corso dell'incontro su «Aspetti clinici in allergologia pediatrica: la rete allergologica si presenta» durante la quale, a numerosi pediatri presenti, il dottore Ermanno Baldo, direttore del reparto di Pediatria a Rovereto, ha presentato la nuova organizzazione che mira appunto a far fronte all'enorme richiesta in tema di allergie che arriva dalle famiglie trentine. 

«In due anni abbiamo formato 100 specialisti con un corso organizzato a Comano Terme in collaborazione con l'Università di Bologna. Di questi cinquanta erano trentini, compresi medici, fisioterapisti, infermieri. Abbiamo lavorato per costruire la rete ed ora eccoci pronti a partire», racconta Ermanno Baldo. 

Una nuova rete che tenta di superare le barriere attualmente esistenti tra medici del territorio e ospedalieri e che mette al centro il bambino. Una rete che vuole valorizzare le professionalità e mettere a frutto le competenze acquisite in questi anni di frequenza. «Il nostro è un progetto unico in Italia ed è stato possibile realizzarlo grazie alla presenza sul territorio di ottimi pediatri. Con questa nuova proposta abbiamo voluto portare i servizi in periferia valorizzando anche gli ospedali di valle», sottolinea Baldo. E infatti, a partire da giugno, undici pediatri di libera scelta tra quelli formati (che rimangono comunque operativi anche sul territorio) riceveranno i piccoli pazienti negli ospedali di valle e nei distretti.

Il servizio funzionerà a Malè, Cles, Trento, Rovereto, Arco, Pergine, Borgo e Cavalese. Un pomeriggio a settimana a Trento e Rovereto e un pomeriggio ogni due settimane negli altri centri, i piccoli pazienti verranno accolti per una prima visita. Qui- quando sarà necessario - verranno effettuati i test allergici e la spirometria. Verrà effettuata una prima valutazione e nel caso fornita la cura. Se invece il caso risulterà più complesso, i pazienti saranno inviati ad un secondo livello presso gli ospedali di Trento e Rovereto. In questo modo, però, avverrà una grande scrematura con una risposta di qualità in tempi brevi. 

Secondo le stime grazie, la nuova organizzazione potrà garantire 1.300 visite annuali. «Un numero sufficiente se si considera che i bambini in età pediatrica sono circa 80 mila e che circa il 20% ha un disturbo di tipo allergico», dicono gli esperti. Disturbi che possono manifestarsi con rinite, asma, dermatiti. Per accedere agli ambulatori di piccoli pazienti dovranno avere la ricetta del proprio pediatria di libera scelta che, valutato il caso, prescriverà una visita allergologica pediatrica.

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