Spesa sanitaria, Bolzano e Trento svettano in Italia per l'aumento della quota destinata al personale

Bolzano in vetta e Trento seconda per quanto riguarda l’incremento della quota di spesa sanitaria destinata a pagare il personale, nel periodo 2002-2014.

I dati emergono da una lettura comparata del Rapporto della Ragioneria generale dello Stato «Monitoraggio della spesa sanitaria. Numero 2».

Nel periodo considerato, mentre altri enti territoriali, specie quelli sottoposti ai vincoli con piani di rientro, fanno registrare una tendenza alla riduzione dell’incidenza del personale sul totale della spesa, in Sudtirolo questa voce è cresciuta fino a rappresentare oltre il 50% del totale.

A Bolzano nel 2002 si spendevano 340 milioni, dodici anni dopo 578 milioni (+51,7%).

Nella Provincia autonoma di Trento l’andamento storico indica che nel 2002 si spendevano 340 milioni, dodici anni dopo 422 milioni. L'incremento è del 35% circa e la quota personale incide per quasi il 37% del bilancio.

Terza, per incremento, un’altra Regione a statuto speciale, il Friuli Venezia Giulia (quasi il 32%), che precede Lombardia, Sardegna, Basilicata e valle d’Aosta. In coda Campania, preceduta da Molise, Liguria, Calabria e Abruzzo.

Per quanto riguarda il dato nazionale della spesa per il personale, nel complesso si registra un incremento che sfiora il 18%,, dai 27,6 miliardi di euro del 2002 a 34,8 miliardi nel 2014.

La Regione che destina la percentuale più ridotta della spesa sanitaria al persoale è il Lazio (il 25,9%).

 

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