In Svizzera separate gemelle siamesi a otto giorni di vita

Prima volta al mondo per neonati così piccoli

Si chiamano Lydia e Maya, e ad appena otto giorni di vita sono già protagoniste di un record mondiale. Le due gemelle siamesi sono nate in un ospedale di Berna lo scorso due dicembre, e le loro condizioni erano così gravi che i medici hanno deciso di separarle subito, per ora con successo, senza aspettare i tre-sei mesi usuali per questo tipo di interventi.

Le due bimbe, insieme a una terza sorella, sono nate dopo un cesareo unite per il fegato, il pericardio, la membrana che racchiude il cuore, e parte del torace, mentre tutti gli altri organi avevano uno sviluppo normale. Insieme pesavano appena 2,2 chilogrammi, e l'intervento di cinque ore per separarle, eseguito dai medici dell'ospedale Insel di Berna insieme a un team dell'ospedale di Ginevra, si è reso necessario perchè una quantità eccessiva di sangue fluiva dal fegato di una bimba a quello dell'altra, con la conseguenza che una aveva la pressione troppo alta e l'altra troppo bassa, non ricevendone abbastanza.

Questo ha determinato la decisione di operare subito ed entrare, secondo le parole dei medici, 'in un territorio sconosciuto'. I due fegati erano in gran parte fusi, sottolinea una nota dell'ospedale, e la fase più delicata è stata la separazione dei grandi vasi sanguigni che li percorrevano. Dopo il primo intervento, effettuato da tredici specialisti, le bimbe ne hanno subiti altri per richiudere gradualmente le pareti addominali, e ora sono in terapia intensiva, dove secondo l'ospedale stanno crescendo abbastanza bene. "Il perfetto lavoro di medici e infermiere di varie discipline è stato la chiave del successo - afferma Steffen Berger, il capo dello staff -. Siamo molto felici che le bimbe e i genitori ora stiano così bene. Ora mangiano con continuità e hanno già raddoppiato il peso che avevano alla nascita".

L'operazione, hanno affermato i medici al quotidiano SonntagsZeitung, aveva in teoria l'1% di probabilità di riuscita. Le bimbe dovrebbero lasciare la terapia intensiva nelle prossime settimane. "Siamo estasiati - ha raccontato il padre delle bimbe, la cui famiglia vive nei dintorni di Berna -, ma non è stato facile. Abbiamo anche discusso della possibilità di non continuare la gravidanza delle gemelle e tenere solo la terza figlia in vita. Ora sappiamo che le bimbe potrebbero avere qualche handicap, ma questo non cambia niente per noi. Le ameremo e accetteremo così come sono".

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