Papa Francesco ha ricevuto i «mastri» del presepio

«Il presepe ci ricorda questo: Dio, per la sua grande misericordia, è disceso verso di noi per rimanere stabilmente con noi. Il presepe ci dice inoltre che Egli non si impone mai con la forza. Ricordate bene questo, voi bambini e ragazzi: il Signore non si impone mai con la forza. Per salvarci, non ha cambiato la storia compiendo un miracolo grandioso. È invece venuto con tutta semplicità, umiltà, mitezza. Dio non ama le imponenti rivoluzioni dei potenti della storia, e non utilizza la bacchetta magica per cambiare le situazioni. Si fa invece piccolo, si fa bambino, per attirarci con amore, per toccare i nostri cuori con la sua bontà umile; per scuotere, con la sua povertà, quanti si affannano ad accumulare i falsi tesori di questo mondo».

Sono le parole con cui il Santo Padre, Papa Francesco, ha salutato la Provincia Autonoma di Trento, l’Arcidiocesi di Trento e l’associazione Amici del Presepio di Tesero che hanno donato il presepe che sarà ufficialmente inaugurato oggi pomeriggio in una cerimonia in Piazza San Pietro. «È bello – ha aggiunto il pontefice commentando l’allestimento scenografico realizzato dagli scultori trentini - che sia presente in questo presepe una figura, che coglie subito il mistero del Natale. È quel personaggio che compie un’opera di bene, chinandosi per porgere aiuto ad un anziano. Egli non soltanto guarda Dio, ma anche lo imita, perché, come Dio, si china con misericordia verso chi ha bisogno».

Ecco il discorso integrale di papa Francesco:

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