L'albero di Natale? Sì, ma meglio vero

di Giuseppe Fin

Sicuramente c'è chi è assalito dal dubbio: meglio un albero di Natale finto o uno vero? Una scelta che a Trento in molti hanno già fatto dividendosi in maniera equa tra le due opzioni. Di sicuro nelle case delle famiglie trentine, l'albero di Natale continua a rappresentare un simbolo cui è impossibile rinunciare. Se negli anni scorsi l'albero di plastica rappresentava la scelta principale, quest'anno sembra che in molti abbiano riscoperto il fascino degli abeti veri e il loro profumo. A esserne certo è Paolo Fontanari che dal 1988 lavora nel settore e che anche quest'anno si trova al mercatino di Natale in piazza Fiera con i propri pini.

«Stiamo tornando ai livelli degli anni 2000 - ha spiegato Fontanari che ha un vivaio a Pergine - perché sono in tanti che in questi ultimi due anni hanno riscoperto l'abete vero, una tradizione che si sta nuovamente riprendendo dopo che in passato era leggermente calata. Ho avuto addirittura tre persone che sono arrivate a Trento da Massa Carrara e se ne sono andate via con 3 abeti alti 3 metri». Ovviamente non tutti gli abeti sono uguali. E la differenza si può ben vedere a occhio nudo. Per quanto concerne il Trentino, nei vivai si possono trovare principalmente gli abeti rossi, quelli bianchi e il più ricercato e scelto, l'abete Normandiano.

«Una volta - ha raccontato Paolo Fontanari - si vendevano di più gli abeti rossi o bianchi ma oggi quello Normandiano fa la parte del leone. Questo perché è un abete che non soffre lo stare al chiuso e non perde gli aghi». Per quanto riguarda i prezzi, la varietà è ampia. Per un abete rosso si parte dai 15 o 20 euro, per uno bianco invece si va dai 50 ai 70 euro con un'altezza di circa 3 metri e mezzo mentre per un Normandiano si va dai 30 euro e si arriva anche fino ai 130 euro per i più alti.

A confermare l'andamento positivo per quanto riguarda la vendita di alberi di Natale veri è anche Mauro Grisenti di Pinè che in queste settimane vende in piazza Dante. «Siamo sui livelli dello scorso anno - spiega - ma rispetto il passato c'è più gente giovane che viene a prendersi un abete vero e questo è un segnale importante». Grisenti lavora nel settore dal 1993 e anche lui conferma una richiesta maggiore per l'abete Normandiano. «Gli abeti rossi - spiega - sono improponibili per l'interno perché soffrono troppo. I prezzi variano ma partiamo dai 15 ai 40 euro poi dipende dalla grandezza».

A registrare una leggera inversione di tendenza per quanto concerne gli abeti veri è anche Tullio Espan che vende i propri alberi a Cristo Re. «Ci sono persone - ci dice - che hanno deciso di smettere di fare l'albero di Natale di plastica e hanno deciso di prendere un abete vero. Noi ne abbiamo venduti sia di piccoli che di grandi e i prezzi variano dai 15 euro in su». Ovviamente, ci spiegano i venditori, molti pensano che, acquistando un albero di plastica, si salvi un albero vero, e quindi che questa sia la scelta più ecologica. Ma, in realtà, è di gran lunga più ecofriendly scegliere un abete vero.

Non mancano però gli affezionati degli abeti in plastica che continuano comunque ad essere presenti nelle nostre case. Un ampio assortimento di tutte le misure lo si può trovare all'Obi di via Brennero. «La vendita degli abeti di plastica - ci spiegano gli addetti del reparto natalizio - stanno andando bene, addirittura meglio degli abeti veri che anche quelli abbiamo». Anche in questo caso i prezzi sono vari. Per chi ha poco spazio in casa, ci sono degli alberi di Natale piccolissimi da 5 o 6 euro. I prezzi, degli alberi di plastica, salgono a seconda della grandezza fino ad arrivare anche a diverse centinaia di euro.

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