«Le parole violente del Corano» Ma in realtà leggono la Bibbia

«E se nonostante tutto questo non mi darete ascolto, ma vi comporterete da miei nemici, anch’io diventerò vostro nemico pieno d’ira e vi castigherò sette volte di più per i vostri peccati. Mangerete la carne dei vostri figli e mangerete la carne delle vostre figlie.

Se uno ha con un uomo relazioni carnali come si hanno con una donna, ambedue hanno commesso cosa abominevole; dovranno esser messi a morte; il loro sangue ricadrà su loro».

La lettura di questi due brani della Bibbia, dal Levitico, è stata al centro di un esperimento sociale realizzato nei giorni scorsi da due videomaker olandesi, Sacha Harland e Alexander Spoor che compongono il duo Dit is Normaal.

Il testo, che è presente anche nella Torah (terzo libro), è stato letto in pubblico in Olanda dai due videomaker che lo hanno presentato come versetti del Corano.

Il test consisteva, in particolare, nel fermare passanti e chiedere loro di commentare queste frasi particolarmente crude presentandole dunque come contenuti «del libro sacro islamico».

Le risposte raccolte offrono uno spaccato che conferma i pregiudizi e le generalizzazioni crescenti, nell’epoca dell’Isis: i più hanno avuto parole di condanna per quei versi religiosi.

Alcuni hanno sottolineato l’influenza pedagogica e sociale negativa che possono avere letture religiose dal tenore così violento. E si sono andati a giudizi sulla moderazione delle idee proposta dalla Bibbia rispetto al Corano.

Poi, una volta svelato l’«inganno», un divertito imbarazzo ha costretto gli interlocutori ad ammettere di avere pregiudizi e qualcuno ha constatato amaramente che il test a sorpresa ha messo a nudo la scarsa efficacia degli sforzi che fa proprio per evitare di cadere in questi luoghi comuni alimentati da certi ambienti politici e culturali.

Ecco il video.

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