Esumati i resti di Fangio: in due sostengono di essere suoi figli

Vent'anni dopo la sua morte, in Argentina si torna a parlare di Juan Manuel Fangio. I resti del mitico campione di formula 1 e pilota della Ferrari sono stati esumati dal cimitero di Balcarce, non lontano da Buenos Aires, per determinare la paternità di due uomini sulla settantina che sostengono di essere i suoi figli.

Il corpo sarà sottoposto ora ai prelievi del dna per verificare appunto quanto richiesto alla giustizia da Oscar "Cacho" Espinosa. I risultati saranno noti a settembre e potranno essere utilizzati anche per il caso di Ruben Vazquez, che ha avanzato a sua volta una richiesta simile. Fangio non si era mai sposato e non aveva figli riconosciuti, ricorda la stampa locale. Secondo i suoi biografi, aveva mantenuto un lungo rapporto con Andrea "Beba" Berruet. Il figlio della Berruet, Espinosa (oggi 77enne, con una grande somiglianza fisica a Juan Manuel), ha anche lui un passato in pista, visto che anni fa ha corso nella Formula 3 in Europa. Ed ha avviato la causa per stabilire la paternità nel 2013, precisando di non avere alcun interesse finanziario: «Voglio solo che mi venga riconosciuto il cognome»

Ruben Vazquez, 73 anni, afferma a sua volta che la madre Catalina Basili - morta nel 2012 a 103 anni - gli aveva confermato di aver avuto una storia d'amore con Fangio. E sostiene di non avere dubbi sulla propria identità. Nonostante il tempo trascorso dai suoi tanti gran premi vinti, e dalla morte nel 1995, il ricordo di Fangio è ancora vivo a Buenos Aires e rimane uno dei grandi miti dello sport
argentino.

Dotato di una eccezionale visione della strategia di gara e di una tecnica di guida ineccepibile, è stato cinque volte campione di mondo: nel 1951, 1954, 1955, 1956, 1957, e
vice-campione in due occasioni ('50 e '53). Nella sua lunga carriera è stato pilota della Mercedes Benz,
Ferrari, Alfa Romeo e Maserati. Ed è d'altra parte riuscito a mantenere il record dei campionati vinti nella F1 fino al 2003, quando venne spodestato da Michael Schumacher

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