Dalla tavola alla ricerca: così il Trentino sbarca all'Expo

È il Trentino delle emozioni quello che ieri si è presentato per la prima volta all’Expo di Milano. Cuore, passione e determinazione attraverso immagini e video, ma anche cultura, arte, agricoltura, tecnologia e sport con la voce di alcune delle eccellenze trentine.

«Quella che da oggi inizieremo a vivere - ha spiegato il presidente della Provincia di Trento Ugo Rossi - è una grande occasione di orgoglio per il Trentino. Un Trentino voglioso di essere al centro dell’Europa e pronto ad intercettare relazioni positive. Abbiamo investito risorse importanti per valorizzare il nostro brand sinonimo di qualità e responsabilità».

Il presidente Rossi ha sottolineato il valore del nostro territorio  e dell’autogoverno sottolineando come l’Expo rappresenti un’occasione per il futuro. «Il nostro territorio potrà darsi obiettivi ancora più ambizioni stando attento però  ad una dinamica di sviluppo che sappia conservare i propri valori. Io penso che il Trentino possa continuare ad essere territorio dove si vive bene coniugando tradizione e innovazione».

Il primo evento che ha visto il sistema trentino protagonista è stato «Trentino è?». Un momento condotto da Adriana Volpe all’interno del quale dodici testimoni hanno raccontato sei caratteristiche identitarie del Trentino: la montagna e l’ecosistema trentino, la ricerca, l’agricoltura, la cultura, lo spot e il turismo. A raccontare  il primo valore rappresentato dall’ecosistema alpino e dolomitico sono stati l’antropologo  Annibale Salsa e l’alpinista Maurizio Zanolla.
 
«Il nostro - ha spiegato Salsa - è un ecosistema unico e non ripetibile. Non ci sono in tutta la terra montagne come le dolomiti. Sono un grande spazio dove vivono popolazioni diverse che lo arricchiscono Un unicum dal punto di vista geologico ma anche culturale».

Per il Trentino essere un territorio dolomitico si traduce anche in un particolare modo di fare impresa e richiama l’impegno di chi produce nel rispetto della natura. A raccontare questo secondo valore sono stati Riccardo Felicetti,  presidente dei pastai italiani e mondiali, assieme a Fedrizzi,  responsabile del reparto Marketing.  «La nostra azienda - ha spiegato Felicetti - rappresenta 108 anni di storia portata avanti scegliendo la qualità che da sempre si traduce nel rispetto del territorio . Noi esportiamo ben 40 milioni di confezioni di pasta all’anno e  sono 40 milioni di messaggi di qualità».

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Per Fedrizzi invece, «il territorio rappresenta l’elemento fondamentale per la produzione di mele uniche al mondo». Un’attività, quella della produzione delle mele, portata avanti preservando il territorio. Un esempio, in questo senso, è rappresentato dalle celle ipogee. «Sono l’ennesimo esempio - ha spiegato Fedrizzi -  con il quale il territorio trentino si dimostra leader nell’innovazione tecnologica».

Il  Trentino è anche un territorio che da anni si impegna anche nel campo della ricerca e a parlarne ieri sono stati Sheref Mansy del CiBio e Andrea Rosani, della start up «Melixa». A parlare di agricoltura, invece, sono stati Andrea Segrè, presidente della Fondazione Mach e Aghitu Ideo, pastora della Valle di Gresta. Cultura ed Arte sono state rappresentante da Michele Lanzinger direttore del Muse e Gianfranco Maraniello, direttore del Mart di Rovereto mentre i valori dello sport sono stati rappresentati da due campioni, Francesca Dallapè e Francesco Moser.

La giornata si è poi conclusa con l’esibizione del coro della Sat e con una cena realizzata dallo chef stellato Alessandro Gilmozzi con un menù interamente trentino.  Nella giornata di oggi ci sarà l’inaugurazione ufficiale dello «Spazio convivio del Trentino all’Expo» e della settimana dell’Euregio.

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