Giornate di saldi: corsa all'affare nei negozi in città

di Giuseppe Fin

Da qualche giorno diverse vetrine in centro storico si sono animate con invoglianti scritte bene in vista di saldi che vanno dal 20 al 50%, ma gran parte dei negozi hanno scelto il ponte di San Vigilio per lanciare gli sconti. C'è chi li chiama «vendite di fine stagione» altri «vendite promozionali» oppure più semplicemente «saldi». Fatto sta che la città di Trento è tra le prime città in Italia ad essere partita con i ribassi, visto che nelle altre regioni l'avvio è previsto per il 4 luglio. Come avvenuto già negli scorsi anni, ovviamente, la situazione rimane comunque a macchia di leopardo, perché se ieri gran parte dei punti vendita hanno avviato sconti fino al 50%, non manca chi invece ha preferito attendere. Il bilancio della prima giornata è comunque abbastanza buono. Se il timore di tanti era quello di trovarsi davanti una città pressoché vuota, grazie anche al brutto tempo, le vie del centro storico hanno accolto diversi appassionati dello shopping, che non si sono fatti scappare le primissime occasioni.

Tra i negozi dove i saldi era impossibile non vederli, c'è «Pretto» in via Oss Mazzurana che per tutta la giornata ha scelto di esporre palloncini bianchi all'esterno del negozio, con scritte le percentuali del 30 e 50% oltre ad aver informato i propri clienti anche tramite i social media. «C'è la liberalizzazione dei saldi da qualche anno - ha spiegato Fabio Pretto - ed ora non possiamo lamentarci. Chi lo fa forse doveva pensarci prima. Noi come negozio abbiamo avuto una mattinata davvero pazzesca e sono venuti a trovarci molti clienti e quindi è stato un buon inizio e speriamo continui così». Nei negozi, come già detto, gli sconti vanno dal 20% fino ad arrivare al 50%. Le percentuali più basse sono perlopiù riferite a capi di abbigliamento più leggeri, come canotte o pantaloncini corti mentre le percentuali più alte sono per i capi invernali rimasti in negozio. L'attenzione, comunque, nell'informare i clienti è abbastanza alta, senza ovviamente dimenticare che con il passare delle settimane le percentuali di svendita aumenteranno.

Ad avere un giudizio abbastanza negativo sulla liberalizzazione dei saldi che sta avvenendo da ormai qualche anno è invece Tatiana di «Oltre». «La gente non ci capisce più nulla - ci ha spiegato ieri - perché vede alcuni negozi con i saldi altri invece senza. Noi abbiamo iniziato in questo fine settimana e non ci possiamo lamentare, ma certamente io preferirei che ci fosse una data precisa, come del resto avviene nelle altre regioni». Un avvio dei saldi che è «andato meglio dello scorso anno» è invece il giudizio di Dennis, del negozio di calzature «Bata». «Sta andando bene - ci dice - anche se devo dire che all'inizio la liberalizzazione era una buona cosa, ma abbiamo visto che forse servirebbe una maggiore riferimento per i clienti, come avviene anche in Alto Adige».

Se qualcuno si lamenta ancora per la liberalizzazione, dall'altro lato quella di ieri per i negozi sembra essere comunque stata una giornata positiva. Lo confermano i responsabili del negozio «De Lorenzi» e anche Sara del punto vendita «Motivi». «Siamo stati i primi in Italia a partire con i saldi - ci dice quest'ultima - ma questo è accaduto anche negli scorsi anni ed io lo ritengo positivo. Oggi abbiamo lavorato tantissimo e gli sconti che abbiamo fino al 50% sono un incentivo per le persone ad entrare e acquistare anche se alcuni prodotti sono al momento al 20%». Bene quindi le vendite di ieri ma ci sono stati anche alcuni negozi che più di altri sembrano aver sofferto il fine settimana. «In tanti saranno andati fuori città - ci ha spiegato Luisa di Carrera - ed oggi che siamo partiti con i saldi è andata così e così. Accanto a questo non possiamo nasconderci che la possibilità dei negozi di iniziare i saldi quando si vuole crea confusione nei clienti».

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