Selezione vini autoctoni, il miglior bianco è trentino

I vini da vitigno autoctono conquistano la XIV edizione de La Selezione del Sindaco, il concorso enologico internazionale promosso dalle Città del Vino italiane e da Recevin, la rete europea dei Comuni a vocazione vitivinicola. Un risultato raggiunto anche grazie al Trentino. Per la prima volta, come ha annunciato il comitato d'assaggio riunitosi in Portogallo, gli Ori superano le medaglie d'Argento con un risultato (168 contro 129) che sottolinea l'eccellenza delle etichette in gara: 27 le Gran Medaglie d'Oro, di cui 27 vini con punteggi medi tra i 95 e 92 centesimi; e 141 le Medaglie d'Oro con punteggi tra 91,8 e 87 centesimi. Infine 129 Medaglie d'Argento con punteggi tra 86,8 e 85 centesimi.

In senso assoluto prevalgono i vitigni autoctoni: moscato, baga, nosiola, glera, sangiovese, albarinho, touriga, moscato ottonel e altri. Il miglior punteggio a un ice wine da uve moscato ottonel prodotto in Moldavia (95 punti), seguito dal passito calabrese di greco di Bianco dell'azienda agricola Baccellieri (94,25) di Bianco (Rc). Migliore rosso il portoghese della Adega Cooperativa de Cantanhede, da varietà baga (93,8 punti) seguito dall'Avvoltore, base sangiovese della toscana MorisFarms (92,8). È trentino il miglior bianco, prodotto con uve nosiola dalla Cantina di Toblino (92,75). Miglior biologico il Doc Lison Pramaggiore di Le Carline. Miglior Spumante il Brut da uve baga della portoghese Casa de Sarmento.

In questa edizione del concorso enologico oltre mille i vini in gara, circa 600 gli italiani, oltre 400 i portoghesi, una cinquantina dal resto del mondo. Il Brasile è stato il Paese ospite d'onore dell'edizione 2015. I vitigni autoctoni, commenta infine il direttore delle Città del Vino, Paolo Benvenuti, «sembrano dimostrare migliori potenzialità in vigna e in cantina. La grande prestazione di questi vini è un biglietto da visita dei territori anche in senso turistico e di sviluppo locale».

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