Trentini in Groenlandia Film tra ghiaccio e Inuit

di Matteo Lunelli

In Groenlandia a caccia di un iceberg. Ma non di un iceberg qualunque, a caccia di quello perfetto, da scalare e sul quale poi riuscire a montare una highline (una sorta di fettuccia da funambolo) per fare una passeggiata sospesi nel vuoto, a oltre due metri da terra, o meglio dal ghiaccio. E già così l'impresa è senza dubbio difficile, suggestiva e originale. Ma non è tutto. Durante il viaggio il gruppo si dedicherà anche (e soprattutto) a riprese e fotografie per un film, che verrà presentato al Film Festival della Montagna 2016.

[[{"type":"media","view_mode":"media_original","fid":"288916","attributes":{"alt":"","class":"media-image"}}]]


I protagonisti sono sette ragazzi trentini, appassionati di montagna e di arrampicata, ma anche professionisti nei campi di video e fotografia. Per questo hanno deciso di unire passione e lavoro (anche se, nel loro caso, il lavoro è sinonimo di passione) e affrontare una sfida unica nel proprio genere. Come spesso accade in questi casi l'idea dell'impresa è nata per caso. Federico Modica, giovane e talentuoso fotografo, regista del film e deus ex machina della spedizione, lo scorso settembre stava arrampicando con l'amico Mattia Felicetti, fassano appassionato di sport alpini. I due venticinquenni chiacchierano: «Pensa che bello sarebbe fare una highline su un fiordo norvegese», dice uno. «Tu pensa, invece, che bello sarebbe farla su un iceberg: nessuno l'ha mai fatto», ribatte l'altro. La scommessa non resta una frase buttata al vento. I due ci credono e nei giorni successivi continuano a parlarne. «L'impresa non deve essere solo sportiva: facciamo anche un film, facciamo foto e riprese, raccontiamo una storia nella storia, parliamo della Groenlandia, della natura, del ghiaccio e degli Inuit», pensano. E ancora. «Prima di tutto, però, creiamo una squadra, un team cercando le persone giuste fra amici e conoscenti. Ragazzi e ragazze che abbiano competenze specifiche: talento sportivo e talento artistico insieme».


Siamo a dicembre e le parole iniziano a diventare fatti, i sogni iniziano a prendere corpo. I due parlano con Benjamin Kofler (l'unico non trentino della spedizione, è di Salorno), atleta di grande esperienza, che dispensa consigli utilissimi. La squadra si allarga: vengono coinvolti il fotografo Ralf Brunel, la camerawoman e fotografa Alice Russolo, il filmmaker Graziano Bosin e l'esperto di social network e public relation Luca Zanon. La squadra è fatta: due atleti per la parte sportiva (Mattia e Benjamin) e cinque per la parte cinematografica (Federico, Ralf, Graziano, Alice e Luca). Le idee sono chiare: si va in Groenlandia, si cerca un iceberg, si tende la fettuccia, si compie la funambolica ma sicura camminata e si realizza un film, che parli dell'impresa sportiva ma anche di cultura Inuit e scioglimento dei ghiacci, del sogno dell'impresa e della ricerca della foto perfetta.


A questo punto mancano la parte logistica e organizzativa, ma il team è deciso e nulla può fermarlo. Federico inizia a inviare email, a telefonare, a parlare del progetto. Montura, l'azienda trentina specializzata in abbigliamento tecnico da montagna, è entusiasta del progetto e lo sposa, diventandone main sponsor. Altre aziende credono nei ragazzi e collaborano con loro. Siamo a febbraio: l'impresa si farà e si chiamerà «Montura Iceberg Challenge». Il film si farà e si chiamerà «Between Heaven and Ice».

L'avventura inizierà il 12 giugno prossimo, quando la squadra lascerà l'Italia. Il campo base sarà alla Casa Rossa del bolzanino Robert Peroni, che si trova a Tasiilaq, nella parte sud est della Groenlandia. Da qui, tra ghiaccio, freddo e luce ventiquattro ore al giorno, la squadra partirà con una barca per andare alla ricerca dell'iceberg perfetto. Negli zaini piccozze e ramponi, corde da arrampicata e moschettoni, ma anche videocamere e droni, macchine fotografiche e vari gingilli tecnologici per realizzare le migliori riprese e scatti possibili. I sette trentini in cerca di un iceberg termineranno la spedizione il 27 giugno e a quel punto inizierà il lavoro di montaggio e produzione del film, con la collaborazione di un altro giovane trentino, Marco Mattia, che si occuperà della creazione di tutte le musiche.


La chiacchierata tra due amici imbragati su una parete è diventata realtà. La Groenlandia, con il suo fascino e i suoi iceberg, attende i sette trentini. E a noi non resta che attendere il loro film e le loro fotografie.


 

L'IMPRESA ON LINE

Un'impresa unica e originale come quella che realizzeranno i sette trentini merita un palcoscenico d'eccezione: per questo l'Adige seguirà giorno dopo giorno, passo dopo passo, l'avventura del Montura Iceberg Challenge con un apposito blog sul sito ladige.it , curato da Federico Modica. Dal 7 maggio, in concomitanza con la conferenza stampa di presentazione del viaggio, sarà possibile accedere al blog, curato direttamente dai ragazzi della spedizione. Nei giorni precedenti la partenza si potranno leggere tante curiosità sui sette protagonisti e i particolari di un viaggio molto lungo e avvincente ma anche difficile da organizzare. Poi, dal 12 giugno, la diretta del blog si sposterà molto a nord: dalla Groenlandia, infatti, arriveranno direttamente sul sito del nostro giornale fotografie, video e un diario di viaggio. I lettori potranno vedere la Casa Rossa, campo base della spedizione, scoprire i panorami, gli usi e i costumi della Groenlandia grazie alle immagini e ai racconti dei sette avventurieri. In quei giorni attenderemo con trepidazione il post nel quale i ragazzi ci diranno che l'impresa, ovvero la scalata di un iceberg e la «passeggiata» su una highline, è compiuta. E noi incroceremo le dita per loro.


 

IL SITO DELLA SPEDIZIONE

MONTURA ICEBERG CHALLENGE SU FACEBOOK

comments powered by Disqus