I pranzi spaziali dell'astronauta trentina Samantha Cristoforetti

Il suo menu in orbita

Samantha Cristoforetti comincia il conto alla rovescia per il rientro dallo spazio e si profilano le prime «nostalgie». «Mi rimangono pochi giorni sulla stazione spaziale internazionale. Se sembro un po' triste nel dirlo, è perché lo sono». La missione dell'astronauta trentina si concluderà il 14 maggio, quando sarà chiamata a salire a bordo della Soyuz per tornare con i piedi per Terra: «A meno che non mi nasconda veramente bene», scrive scherzosamente sul blog Avamposto 42 dedicato alla Missione Futura dell'Agenzia spaziale italiana (Asi).

Il post è anche l'occasione per fare il punto sugli avvenimenti che hanno animato la stazione spaziale nelle ultime settimane: primo fra tutti, il passaggio di consegne dalla Spedizione 42 alla Spedizione 43, con il cambio di metà dell'equipaggio a bordo.

Samantha racconta poi alcune curiosità sul suo menu in orbita. Sono tutti cibi preparati per essere consumati in assenza di gravità, disidratati e conservati in speciali buste e studiati per mantenere una dieta equilibrata indispensabile soprattutto a bordo dove le condizioni fisiche devono essere sempre eccellenti. Non manca il pesce. 

In particolare l'astronauta dell'Esa parla di uno dei suoi piatti preferiti: l'insalata di quinoa con lo sgombro. Mentre parla fa volare una scatoletta di storione fatto recapitare dai colleghi russi. In questo video educativo, AstroSamantha si sofferma in particolare sulle qualità dei "grassi sani", parte importante della "dieta dell'astronauta". Contenuti nel pesce ma anche nel guacamole da spalmare sul pane, nella frutta secca e, naturalmente, nell'olio d'oliva, che nel suo "bob" non può mancare.

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