Teatro, il biglietto si paga con un goccia di sangue

Biglietto? No, grazie! Basta una goccia di sangue. È questo il tributo che il collettivo  Leibniz , fondato nel 2005 in Gran Bretagna chiede per il proprio evento-performance  The Book of Blood. Human Writes  (gioco di parole, a identica pronuncia, con Human Rights), ideato e diretto da  Ernst Fisher . Un'esplorazione della Dichiarazione universale dei Diritti umani, riscritta da una grafica con un inchiostro inconsueto e dall'alto valore simbolico: il sangue degli spettatori, invitati, nel corso dello spettacolo di mercoledì 9 luglio (ore 21-24) a Palazzo Hippoliti di Pergine , a donarne una goccia

di Manuela Pellanda

Biglietto? No, grazie! Basta una goccia di sangue. È questo il tributo che il collettivo  Leibniz , fondato nel 2005 in Gran Bretagna chiede per il proprio evento-performance  The Book of Blood. Human Writes  (gioco di parole, a identica pronuncia, con Human Rights), ideato e diretto da  Ernst Fisher . Un'esplorazione della Dichiarazione universale dei Diritti umani, riscritta da una grafica con un inchiostro inconsueto e dall'alto valore simbolico: il sangue degli spettatori, invitati, nel corso dello spettacolo di  mercoledì 9 luglio (ore 21-24) a Palazzo Hippoliti di Pergine , a donarne una goccia.

 

Mescolato all'anticoagulante, il sangue - una goccia per ogni lettera - diventa un rivoluzionario mezzo con cui tracciare su una pagina bianca i diritti fondamentali dell'individuo e comporre così un grande libro itinerante che accompagna ogni rappresentaThe Book of Blood. Human Writes - spettacolozione.
Il progetto è stato presentato per la prima volta nel 2006 allo Human Rights and Performance Festival presso la Queen Mary University di Londra e successivamente sviluppato in diverse rassegne internazionali, tra cui il Deformes di Santiago del Cile (nella foto, un momento della performance nel 2009 al festival Rifrazioni di Nettuno).
È dedicata al tema del conflitto, inteso come origine e motore dell'esistenza, l'edizione 2014 - la 39ª - del Festival Pergine spettacolo aperto, che anche quest'anno, dal 4 al 12 luglio, torna ad animare la cittadina con un ricco calendario.


Spettacoli, installazioni, proiezioni fuori circuito, approfondimenti scientifici, laboratori e percorsi di cura del sé si alterneranno in un percorso anticonvenzionale - come recita il sottotitolo - caratterizzato da qualità, sperimentazione e apertura in senso artistico, geografico (l'inaugurazione è al forte di Tenna) e di relazioni (con la neonata partnership con il Coordinamento teatrale trentino).
Ne è convinta la direttrice artistica  Cristina Pietrantonio , che nel corso della conferenza stampa (a cui hanno partecipato il presidente di Psa  Flavio Pallaoro ,  Angela Leonardelli  e  Loredana Camin , assessore dei Comuni di Pergine e Tenna e il responsabile del Servizio attività culturali della Provincia  Claudio Martinelli ) ha illustrato il nutrito programma del festival dall'inaugurazione, il 4 luglio, agli eventi di punta (si vedano gli inquadrati).


Tra i graditi ritorni, l'originale  Neuroscienze show , che con «C'eravamo tanto armati» ( 8 luglio alle 21.30, foyer teatro comunale ) si propone quest'anno di indagare, secondo le metodologie neuropsichiatriche, tra parole ed esperimenti di psicologia sociale, i diversi aspetti del tema del conflitto, dalla sfera individuale a quella sociale, per arrivare all'interrogativo: «Esiste una distinzione tra Bene e Male?»


Altra conferma, la sezione «Vie del sé», un intreccio tra arte e benessere, con un'intera giornata, quella del 6 luglio, dedicata all'armonia interiore: il Parco Tre Castagni sarà infatti cornice di una no-stop, dalle 10 alle 23, nella quale si alterneranno laboratori di danza, yoga, tantra, zone dedicate al gusto, musica e attività per bambini. Ospite d'eccezione  Ben Yeger , drammaterapeuta e regista teatrale, che dopo aver militato nell'esercito israeliano, ha dedicato un quarto di secolo all'esplorazione del conflitto in tutte le sue sfumature.
Spazio anche ai giovani talenti, nell'ambito della sperimentazione di nuovi linguaggi e forme espressive con la presentazione dei vincitori e degli artisti più interessanti del 3° bando di produzione Open///Creazione contemporanea, aperto a una dimensione nazionale. A mostrare il frutto dei loro lavori:  Monica Gattari, inQuanto teatro, Motocontrario Ensemble, Rocca Maffia, Virginia Sartori, Rosabella Teatro, Tiziana Abretti, Barbara Matera.


Nel ricco carnet di iniziative (gli appuntamenti sono circa cinquanta), non mancano le installazioni, visitabili tutti i giorni dalle 18 alle 23: dalle opere dell'artista outsider  Dario Righetti , esposte in un percorso inedito curato da  Daniela Rosi , al progetto del fotografo  Marco Ambrosi  realizzato con i detenuti dei carceri di Arles e Treviso, dalla videoinstallazione in prima nazionale  Stories of Refuge  del gruppo libanese  Dictaphone Group  a  Ego Cum , esplorazione del tema del conflitto all'interno della comunità di Pergine curato da  Sara Maino .
E ancora gli aperitivi con gli artisti, tutte le sere alle 19 in piazza Municipio, e un'attenzione ai più piccini e ai disabili attraverso l'abbattimento di barriere, non solo fisiche, per permettere davvero a tutti la fruizione delle proposte di un'edizione dai mille volti.

Info: www.perginefestival.it

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