«Palazzo delle Albere, vetrina della cultura trentina»

Una struttura museale sempre in movimento capace di rappresentare l'identità del nostro territorio ma anche vetrina dell'offerta culturale trentina. Queste le funzioni, secondo i direttori dei musei di Trento, che potrebbero essere affidate al Palazzo delle Albere, l'edificio museale del XVI secolo, oggi quasi ai margini del nuovissimo quartiere ideato da Renzo Piano

Una struttura museale sempre in movimento capace di rappresentare l'identità del nostro territorio ma anche vetrina dell'offerta culturale trentina. Queste le funzioni, secondo i direttori dei musei di Trento, che potrebbero essere affidate al Palazzo delle Albere, l'edificio museale del XVI secolo, oggi quasi ai margini del nuovissimo quartiere ideato da Renzo Piano.
Ieri sera la Commissione Cultura del Comune di Trento ha voluto ascoltare le opinioni sul tema da parte del direttore del Muse, Michele Lanzinger, il direttore del Castello del Buonconsiglio Franco Marzatico, la vicedirettrice del Museo Diocesano Tridentino Domenica Primerano e il dirigente del servizio Attività Culturali della Provincia, Claudio Martinelli. Non c'era invece Cristiana Collu, direttrice del Mart, che avrebbe potuto dire qualcosa di interessante sulla volontà del Museo di continuare a gestire gli spazi di via Sanseverino.
«Un palazzo così importante e così storico - ha spiegato Domenica Primerano - oggi sta soffrendo perché in qualche modo è stato declassato dall'edificio del Muse che lo fa sembrare quasi un giocattolino». Per la vicedirettrice del Museo Diocesano Tridentino la «destinazione museale è scontata» ma accanto a questo il Palazzo delle Albere può diventare «un punto dove presentare l'intera proposta culturale trentina».
A parlare della necessità di una strategia economica sostenibile e a rimarcare l'idea di mantenere il Palazzo delle Albere come struttura museale è stato anche il direttore del Castello del Buonsiglio, Franco Marzatico. «Tutti noi - ha affermato - dobbiamo prima capire se il Mart ha intenzione di mantenere la gestione di questo palazzo oppure no. Ritengo anch'io che sia scontata la funzione museale». Per il Palazzo delle Albere, il direttore del Buonconsiglio non vede per nulla male la creazione di uno spazio che possa ospitare mostre a rotazione e luoghi informativi. «Vista la dimensione dell'edificio - spiega - potrebbe diventare un'ottima vetrina della proposta cultura trentina ma anche delle identità dei nostri territori ».
Un discorso molto più ampio è invece arrivato dal direttore del Muse, che si trova proprio accanto al Palazzo delle Albere. Per Michele Lanzinger la lettura del futuro di questo palazzo riguarda più in generale l'idea della città e del vicino nuovo quartiere che si vuole avere.
«Siamo davanti ad un quartiere che ospitando il Muse, la futura biblioteca e il Palazzo delle Albere - spiega - potrebbe diventare un forte polo culturale ed occorre quindi un ragionamento molto articolato. Io penso che il Palazzo delle Albere per rappresentare la nostra comunità non può  avere mostre permanenti ma solo temporanee». Di certo, ha spiegato Lanzinger, occorre anche  conoscere quale sarà il destino della collezione dell'800 da anni presente nel palazzo e le decisioni che arriveranno dal Mart. «Si potrà creare - ha continuato il direttore del Muse - un rimbalzo di visitatori che potranno trovare in questa struttura le istanze e la qualità del nostro territorio. Un mix di offerte che possa legare arte e scienza».
A chiudere le riflessioni in commissione Cultura del Comune è stato il  dirigente del servizio Attività Culturali della Provincia, Claudio Martinelli, che ha fatto capire, senza mezze parole, che l'assessore Tiziano Mellarini ha l'intenzione di arrivare in tempi brevissimi ad una proposta. «Vogliamo trovarci a breve - ha spiegato Martinelli - con una idea concreta su cui lavorare. Il tutto stando attenti alla dimensione finanziaria».

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