Il Filmfestival punta ai giovani

Grande attenzione ai giovani, alle nuove pratiche sportive e all'avventura, con uno sguardo particolare alla situazione turca - dove iniziano ad affermarsi club e società di alpinismo -, agli scalatori anglosassoni e ai valori universali tramandanti da generazioni di appassionati. La 61ª edizione del Trento Filmfestival, che si terrà a partire da giovedì 25 aprile, si presenta in una veste nuova, in grado di coniugare l'attesa e tradizionale kermesse cinematografica, amata dagli appassionati di escursionismo in quota, con appuntamenti culturali, spettacoli ed eventi musicali aperti a tutta la cittadinanza

di Lorenzo Basso

Grande attenzione ai giovani, alle nuove pratiche sportive e all'avventura, con uno sguardo particolare alla situazione turca - dove iniziano ad affermarsi club e società di alpinismo -, agli scalatori anglosassoni e ai valori universali tramandanti da generazioni di appassionati. La 61ª edizione del Trento Filmfestival, che si terrà a partire da giovedì 25 aprile, si presenta in una veste nuova, in grado di coniugare l'attesa e tradizionale kermesse cinematografica, amata dagli appassionati di escursionismo in quota, con appuntamenti culturali, spettacoli ed eventi musicali aperti a tutta la cittadinanza. Se l'attività sportiva in montagna rimane infatti la protagonista della manifestazione, non verranno comunque tralasciati ambiti differenti, più o meno legati al tema generale. Dalla letteratura alla storia, dalla ricerca scientifica all'esplorazione dei territori selvaggi, dall'etnografia alla presentazione dei mestieri antichi e dimenticati, il festival offrirà infatti ad adulti e bambini l'occasione di avvicinarsi al complesso e variegato universo della montagna, permettendo di confrontarsi con autori, arrampicatori, divulgatori, registi e artisti nazionali e internazionali. Inoltre, nel  150° anniversario della fondazione del Cai  (Club alpino italiano), sono previsti convegni e mostre fotografiche su una delle più antiche associazioni di appassionati del mondo. «Sul manifesto dell'edizione di quest'anno - ha spiegato il presidente  Roberto De Martin , ieri in conferenza stampa - riportiamo l'immagine di una montagna dal fascino quasi femminile, capace di ammaliare ed emozionare. Ma non solo: la montagna suscita in chi la frequenta valori che, credo, siano da riscoprire ed estendere a tutta la popolazione, in particolar modo in un momento difficile come quello che stiamo vivendo. Parlo della tenacia e dell'impegno verso un obiettivo, della fatica e della soddisfazione nella conquista, dell'equilibrio fisico e mentale e dell'importanza della  tutela dell'ambiente naturale ». Questi insegnamenti, a detta di De Martin, debbono essere tramandati alle nuove generazioni proprio attraverso l'approccio alla montagna, definita come «un libro aperto dove è possibile rendersi conto dei propri limiti, ma anche scoprire le proprie potenzialità».
Inoltre, sempre secondo il presidente, l'alpinismo è uno dei pochi ambiti in cui adulti e ragazzi dialogano sullo stesso piano, dando luogo ad un processo di mediazione tra punti di vista e sensibilità differenti. Un vero e proprio confronto intergenerazionale, nel quale trovano spazio interpretazioni diverse e apparentemente inconciliabili del rapporto con la natura e il divertimento, che fanno emergere il lato più umano dell'alpinismo. «Credo - ci ha spiegato a tal proposito De Martin - che sia sbagliato scorgere solo la componente eroica e solitaria in chi pratica regolarmente la montagna. Anzi: camminare in alta quota è un'occasione di riposo, di svago e di riflessione, oppure di vero e proprio divertimento. Ancora, la montagna è salute e benessere psicofisico, e da quindici anni a questa parte sono aumentate notevolmente le persone che praticano escursionismo a livello amatoriale». L'unica preoccupazione emersa ieri riguarda la proliferazione degli  impianti di risalita , che deturpano il patrimonio montano. In merito, De Martin ha preso una posizione netta: «In accordo con tutti i club dell'arco alpino - ha concluso - abbiamo redatto un documento per chiedere che le montagne non vengano trasformate in  luna park sciistici ».
La necessaria salvaguardia dell'ambiente alpino sarà comunque oggetto di dibattito anche durante il festival, al quale sono attesi personaggi di spicco come  Mauro Corona  (che presenterà il suo ultimo libro, «Confessioni ultime»), l'alpinista altoatesino  Reinhold Messner  (che condurrà una serata sul contributo statunitense alla conquista dell'Everest) e lo scalatore inglese  Mick Fowler , il quale racconterà la sua ultima fatica himalayana. Tra gli oltre cento film in programma, infine, ve ne sarà anche uno dedicato unicamente alla Istanbul d'inizio Novecento (girato nel 1920 e recentemente restaurato). La proiezione, prevista per venerdì 26 aprile, sarà accompagnata dalle musiche psichedeliche della band turca  Baba Zula . Infine, per aiutare i ragazzi nella scelta dei film, è stato introdotto il marchio «Nt - New tendencies project», che verrà apposto vicino agli eventi dedicati ad un pubblico più giovane.

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