I Negrita, «acustici come i Nirvana»

«Da molto tempo accarezzavamo l'idea di suonare con queste forme sonore in qualche modo anche lontane dal nostro essere band elettrica. Poi abbiamo pensato fosse arrivato il momento giusto per metterci in gioco e accettare questa sfida, perchè non è affatto facile suonare bene in acustico e ci vuole un'attenzione minuziosa ad ogni dettaglio». Così Drigo, chitarrista della band, ha delineato le motivazioni che hanno spinto i  Negrita  a lanciarsi in un'avventura live tutta a tinte unplugged

di Fabio De Santi

«Da molto tempo accarezzavamo l'idea di suonare con queste forme sonore in qualche modo anche lontane dal nostro essere band elettrica. Poi abbiamo pensato fosse arrivato il momento giusto per metterci in gioco e accettare questa sfida, perchè non è affatto facile suonare bene in acustico e ci vuole un'attenzione minuziosa ad ogni dettaglio».
Così Drigo, chitarrista della band, ha delineato le motivazioni che hanno spinto i  Negrita  a lanciarsi in un'avventura live tutta a tinte unplugged. E il loro tour, partito in grande stile pochi giorni fa con una serie di sold out, approderà  questa sera all'Auditorium di  Trento  per la Stagione di Musica d'Autore in un teatro già praticamente esaurito (inizio  ore 21 ; disponibili ancora pochissimi biglietti per i posti in piedi).
Dietro la sigla  «Unplugged 2013» , c'è il live set legato alla nuova avventura musicale dei Negrita: il loro primo tour acustico che porterà la band aretina ad esibirsi nei principali teatri d'Italia, da Nord a Sud della penisola, con un live inedito e lontano, appunto, dalla loro dimensione più elettrica. Alla base di questa scelta c'è la voglia da parte del gruppo di recuperare pezzi che non suonavano da molto tempo, ritornando all'essenza della loro freschezza compositiva, con un'interpretazione acustica e a volte semi-acustica, ma con arrangiamenti totalmente nuovi e colori che questi musicisti non avevano mai usato,
L'ispirazione, per i Negrita, è venuta da grandi classici in forma acustica come ci aveva confessato proprio Drigo: «Abbiamo ascoltato un sacco e abbiamo studiato diversi dischi diventati dei classici per l'unplugged come nel caso di quelli dei  Nirvana o di Eric Clapton , per fare degli esempi. Ci siamo calati in quelle atmosfere per capire come avremmo potuto rendere al meglio le nostre canzoni con questi vestiti, diciamo inediti. Proprio i Nirvana, che sono riusciti a trasformare in acustico il loro modo aggressivo di suonare, sono stati un esempio importante».
Insieme a  Pau , vocalist e frontman della band toscana, sul palco ci saranno anche  Drigo , al basso,  Mac  alla chitarra,  Guglielmo Ridolfo Gagliano  «Ghando» a tastiere e violoncello. Menzione speciale merita il batterista e percussionista  Cristiano «Cris» Dalla Pellegrina , musicista di Trento, che da diversi anni ormai è diventato un membro effettivo della band. Dopo le sue esperienze metalliche con gli «Extrema» e con Biagio Antonacci, Dalla Pellegrina ha incrociato il suo percorso artistico con i Negrita trovandosi subito in sintonia con il rock della band e in questa occasione suonerà anche il basso.
Tanta dunque la curiosità di valutare i Negrita alle prese con le forme unlugged: «L'aspetto seducente di proporsi per un concerto unplugged - ha raccontato Drigo - è anche quello di giocare con le note e di creare atmosfere delicate e avvolgenti lontane da quelle elettriche. In ogni caso il concerto è stato studiato in crescendo per la qual cosa la delicatezza poco a poco si trasforma in energia più trascinante, con il pubblico che quasi sempre si alza dalle sedie e viene sotto il palco».

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