In memoria della partigiana "Ora" Ancilla Marighetto (1927-1945)

Il 19 febbraio 1945 veniva uccisa dai nazisti, a soli 18 anni, la partigiana trentina Ancilla Marighetto "Ora", che faceva parte del battaglione "Gherlenda", operativo in Tesino e inquadrato nella brigata bellunese "Gramsci". Il "Gherlenda" fu un raro esempio di lotta partigiana in Trentino e fu presto sgominato dagli occupanti che alla fine braccarono l'ultimo gruppetto attivo nella zona del passo Brocon. Qui "Ora" fu uccisa dopo un sommario interrogatorio da un miliziano collaborazionista trentino del Cst agli ordini dell'ufficiale tirolese Karl Julius Hegenbart

Il 19 febbraio 1945 veniva uccisa dai nazisti, a soli 18 anni, la partigiana trentina Ancilla Marighetto "Ora", che faceva parte del battaglione "Gherlenda", operativo in Tesino e inquadrato nella brigata bellunese "Gramsci". partigiana "Ora" Ancilla Marighetto (1927-1945)
 
Il "Gherlenda" fu un raro esempio di lotta partigiana in Trentino e fu presto sgominato dagli occupanti che alla fine braccarono l'ultimo gruppetto attivo nella zona del passo Brocon. Qui "Ora" fu uccisa dopo un sommario interrogatorio da un miliziano collaborazionista trentino del Cst agli ordini dell'ufficiale tirolese Karl Julius Hegenbart.
 
"Ora" era in compagnia del fratello e di altri cinque partigiani, si trovavano a malga Valarica di sotto dove nel settembre 2012 è stata finalmente posta una targa in memoria: il video documenta questa cerimonia. Sola la ragazza, che aveva compiuto 18 anni un paio di settimane prima, fu raggiunta dai nazisti e uccisa dopo aver opposto il silenzio alle domande di Hegenbart, un criminale (1903-1990), un feroce criminale di guerra condannato all'ergastolo ma - come molti altri anche attivi nella zona dolomitica - mai estradato dall'Austria, dove visse serenamente fino alla fine dei suoi giorni.
 
Dopo l'8 settembre Belluno, Trento e Bolzano vennero annesse alla Germania con l'istituzione della Zona di operazioni delle Prealpi. In provincia di Belluno, dove fin da subito si organizzò una forte resistenza, l'occupazione era feroce e anche la zona del Feltrino visse anni terribili, fra rastrellamenti, uccisioni, torture, rappresaglie sui civili, paesi incendiati.
 
In Trentino, decapitato presto il livello politico, non si arrivò mai a una resistenza organizzata sul territorio, salvo il caso appunto del Tesino e, in precedenza, della val Cadino (Fiemme).
 
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