Nelle grinfie di Carlo Cracco: Guglielmo Romani a Hell's Kitchen

di Matteo Lunelli

Avrebbe potuto starsene (relativamente) tranquillo nella cucina dell’albergo Al Cervo di Tesero, invece ha deciso di andare in quella più infernale d’Italia: c’è anche un trentino, Guglielmo Romani, 53 anni di Carano, nella terza serie di Hell’s Kitchen, la popolare trasmissione di Sky con protagonista il temuto e ammirato Carlo Cracco. 

Romani, che lavora appunto presso l’albergo di Tesero, ha deciso di mettersi in gioco e tentare la strada della televisione, facendo, in realtà, quello che ama fare e che fa per lavoro. Lo chef trentino si definisce una persona sincera e caparbia, anche se un po’ chiusa, è separato, ha due figli e lavora come cuoco fin da giovanissimo. Le puntate verranno messe in onda a partire da domani, martedì 4 ottobre alle 21.15 su Sky Uno HD. Ogni settimana la gara, caratterizzata da varie prove, singole o a squadre, con Cracco che deciderà di volta in volta chi mandare a casa, andrà in onda con varie repliche. 

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«Questo lavoro inizialmente mi è stato imposto - spiega Romani - poi me lo sono fatto piacere e da lì è nata la passione. Appena uscito dalla scuola alberghiera, a 16 anni, ho iniziato a cucinare e sono cresciuto con l’esperienza. Ho deciso di partecipare alla trasmissione per curiosità e anche per confrontarmi con un personaggio che considero un ricercatore nel mondo della gastronomia, e cercherò di dimostrargli le mie capacità lavorative. La tattica per vincere? Credo sarà mantenere un profilo basso». 

Guglielmo Romani, «Cicciogullychef» su Facebook, nella presentazione del programma spiega che durante il reality gli mancheranno soprattutto i suoi figli e la sua privacy.

Ad Hell’s Kitchen quest’anno sono annunciati come ospiti personaggi del mondo dello spettacolo, come Mara Maionchi e Frank Matano, e dall’alta ristorazione: per la prima volta farà visita a un talent di cucina Massimo Bottura, lo chef e proprietario dell’Osteria Francescana, al primo posto della classifica mondiale dei «50 Best restaurants».  

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I 16 concorrenti, tra i quali Romani, si contenderanno il titolo di Executive chef del ristorante stellato JW Marriott Venice Resort Spa a Venezia. Ma prima dovranno affrontare e superare le diaboliche sfide ai fornelli. L’unica certezza è che i piatti (sbagliati) voleranno contro le pareti e le urla di Cracco risuoneranno nel ristorante. Sperando che Guglielmo Romani riesca a fare breccia nelle papille gustative dello chef più famoso d’Italia, magari con i canederli o lo strudel.

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