Francia, Davide batte Golia Condannata la Monsanto

Il gruppo Monsanto è stato condannato in appello in Francia per l’intossicazione di un agricoltore francese. Già in primo grado, il gruppo era stato riconosciuto responsabile dell’intossicazione, nel 2004, di Paul François, a causa del Lasso, un erbicida per il mais. In quell’occasione, il colosso dell’agroalimentare venne condannato a «indennizzare interamente» l’agricoltore francese, parzialmente disabile.

Quella di Paul François, coltivatore di cereali a Bernac, nella Charente, è stata da tutti definita la battaglia di Davide contro Golia: un piccolo agricoltore francese contro una multinazionale Usa.

«È un grande sollievo per me. Mi metto alle spalle otto lunghi anni di battaglie», ha commentato François, dopo aver ascoltato la sentenza, che condanna Monsanto a risarcire « totalmente » il contadino per i danni fisici subiti.

La vicenda risale al 2004. Il contadino era occupato nella pulizia di un serbatoio contenente del Lasso, un erbicida allora utilizzato. Secondo le perizie, le inalazioni del gas tossico emanato dal prodotto gli avrebbero provocato rilevanti problemi neurologici, tanto da essere riconosciuto come handicappato parziale.  

La Monsanto, nel frattempo, ha ritirato l’erbicida, nel 2007. Lo aveva già fatto fin dal 1985 in Canada e dal 1992 in Belgio e nel Regno Unito.

Nel 2012, con il processo di primo grado, la giustizia francese gli aveva già dato ragione. Giudizio confermato in appello. Alla Monsanto non resta che la strada della Cassazione, peraltro non scontata.

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