Botti: un 26enne muore per spegnere un rogo Nel Napoletano 48 feriti

Capodanno tragico ad Ascoli Piceno. Un ragazzo di 26 anni, Valerio Amatizzi, è morto a seguito di una caduta a Colle San Marco. Secondo una prima ricostruzione, allo scoccare della mezzanotte, dopo il lancio di alcuni fuochi d'artificio che avevano innescato un principio di incendio nella sterpaglia, il giovane ha cercato di intervenire per evitare il propagarsi delle fiamme ma è caduto, precipitando per almeno cento metri in una zona impervia.  Le persone che erano con lui hanno immediatamente dato l'allarme e sul posto si sono precipitati Vigili del fuoco e sanitari del 118 che, dopo averlo raggiunto con difficoltà, a lungo hanno tentato di rianimarlo, senza successo. Il ragazzo era infatti in arresto cardiaco. Intorno all'1:50 ne è stato dichiarato il decesso.

 

E’ di un morto e 204 feriti il bilancio dei botti di fine anno reso noto dalla polizia. Dal 2014 non si registravano decessi. Il numero totale dei feriti evidenzia un lieve decremento rispetto allo scorso anno quando erano stati 216. Sono 38 i feriti ricoverati; 43 i minorenni che hanno riportato lesioni mentre lo scorso anno erano stati 41.I dati relativi agli arresti risultano in deciso aumento: sono 51 rispetto ai 45 dello scorso anno, in crescita anche il numero dei denunciati: 277 rispetto a 197.

Una parte del controsoffitto di una sala dell'hotel Excelsior di Bari ha ceduto mentre era in corso il veglione di Capodanno, causando quattro feriti, che dalle prime informazioni non risultano in pericolo di vita. Uno di loro ha però riportato lesioni gravi. Nell'albergo, nella periferica via Giulio Petroni, il crollo è avvenuto all'incirca all'1:00, quando aveva appena terminato di cantare un duo che aveva animato la cena delle circa 100 persone presenti all'interno della sala, prima della serata danzante che sarebbe dovuta cominciare di lì a poco. Sono intervenuti Vigili del fuoco, personale del 118 e agenti delle volanti di Polizia. "E' venuta giù la parte di tetto in corrispondenza delle casse acustiche, forse il cedimento del controsoffitto potrebbe essere stato prodotto dalle vibrazioni sonore. Per fortuna non mi è parso ci fossero feriti gravi". E' il racconto di Biagio, 31 anni, uno dei partecipanti al veglione, che da 'profano' racconta la sua sull'incidente e che, sottolinea, gli sembra abbia causato più incredulità che panico. "Quando è avvenuto il crollo era all'incirca l'una - prosegue - un momento in cui, oltre a chi aveva prenotato i tavoli del veglione a 120 euro, stavano entrando altre persone per partecipare alla serata danzante, pagata 25 euro, che di fatto poi non c'è stata. Una situazione tranquilla fino a quel momento, con nessun sovraffollamento della sala". Vigili del fuoco e Polizia hanno avviato gli accertamenti per determinare le cause del cedimento del controsoffitto.

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