Centro Italia e maltempo Si valuta la situazione dighe

Scatena le polemiche una dichiarazione - poi rivista - della commissione grandi nischi che evoca il rischion Vajont per le grandi dighe in centro Italia sotto la presisone della neve e del maltempo.

A evocare il Vajont, scatenando l'allarme delle popolazioni e degli amministratori locali, era stato il presidente della commissione, Sergio Bertolucci, parlando della situazione della diga di Campotosto.

Poi, però, ha ridimensionato: "Non c'è nessun pericolo imminente di un 'effetto Vajont. È importante continuare a monitorare l'evoluzione sismica in quella zona" in quanto "esiste un aumento della pericolosità dovuta ai movimenti della faglia".

A seguito dei recenti eventi sismici "non si rileva alcun danno alla diga di Campotosto" (Teramo), afferma l'Enel che gestisce l'infrastruttura, rilevando che "alla luce della difficile situazione idrogeologica di questi giorni si è comunque deciso, come misura cautelare, estrema, di procedere ad una ulteriore progressiva riduzione del bacino".

La diga si trova, secondo la valutazione della commissione grandi rischi, su una faglia che si è riattivata.

"Da tempo - ha proseguito - la diga di Campotosto viene studiata dalla Protezione civile in collaborazione con l'Enel e con tutti gli organismi deputati". Quanto al rischio legato all'eventuale caduta di materiali nel lago in caso di terremoto, Bertolucci ha rilevato che "non si configura la possibilità di avere onde che possano superare i dieci metri".

Oggi al ministero delle infrastrutture e dei trasporti, si terrà una riunione convocata dal ministro Graziano Delrio, una riunione sulle grandi dighe delle regioni del Centro Italia colpite dai recenti eventi.

Il ministero esercita, infatti, un'azione di vigilanza tramite la Direzione generale specifica. All'incontro parteciperanno la Protezione civile, il Consiglio superiore dei lavori pubblici, le Regioni coinvolte e i gestori che hanno la responsabilità dei controlli.

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