Non si può morire così, dimenticati in auto

Non si può morire così, dimenticati in auto

Caro Dottor Faustini, il dolorosissimo episodio del bimbo morto in macchina a Catania, per disgraziata dimenticanza del padre, lascia sgomenti. Il caso non è nuovo, ma la sospirata legge che obbliga il montaggio d’un apposito meccanismo, atto ad allertare il conducente, nel caso di trasporto d’un infante, giace dal 2018 in attesa che il noto “bradipo” sistema burocratico la renda esecutiva. Nel frattempo azzardo un suggerimento per chi ha un bimbo in auto: agganciare al seggiolino un cordino la cui estremità sarà munita d’un clip da fissare a una parte comoda del vestiario del conducente. Quindi, se distratto, l’inevitabile strappo, nel discostarsi dal posto di guida, gli eviterà l’immane disgrazia in cui tanti sono incorsi. Forse sembrerà la scoperta dell’acqua calda ma chissà? Nel “frattempo” potrebbe anche servire.

Giovanni Meli


Le idee più semplici a volte sono quelle vincenti

 

Ottima idea. Fra l’altro le idee più semplici e più economiche a volte sono quelle vincenti. Davvero scandaloso, invece, che si facciano leggi che poi restano di fatto inapplicate. Tristissima, incredibile e sempre difficile da spiegare, invece, l’ennesima tragedia che riguarda un bimbo dimenticato in auto. Facciamo troppe cose in contemporanea? Siamo sempre più distratti? Fatichiamo a concentrarci nell’epoca in cui tutto accade a gran velocità? Non riusciamo più a darci delle priorità e capire cosa facciamo davvero e cosa pensiamo d’aver fatto? Non so darmi una risposta. Ma resto senza parole di fronte a un dolore così grande, a un dramma che - pur non mancando i tristi precedenti - razionalmente sembra impossibile e inspiegabile.

a.faustini@ladige.it

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