La Procura di Trento indaga sulle morti nelle RSA: sopralluoghi dei Nas in molte strutture

Sono in corso indagini da parte della Procura di Trento, in collaborazione con il Nas, relativamente ai decessi nelle Rsa verificatisi a causa dell’emergenza Covid-19. A quanto si apprende ad oggi vi sono state due iscrizioni agli atti «modello 45», ossia che non costituiscono notizia di reato.

Intanto sono scattati i controlli del Nas nelle case di riposo: ieri è stata la volta di Cadine, dove dall’inizio dell’emergenza non si sono verificati decessi. I carabinieri avrebbero acquisito la documentazione legata alle procedure seguite per trattare e gestire i malati in questa fase. Nei prossimi giorni è previsto un incontro con il procuratore, Sandro Raimondi, e subito dopo dovrebbero partire gli altri sopralluoghi in diverse strutture del territorio per ulteriori accertamenti.

Le indagini prendono l’avvio dagli esposti presentati dal Codacons nazionale anche in Trentino come in molte Regioni italiane, e da altri esposti singoli presentati da familiari di anziani deceduti nelle case di riposo, che chiedono di stabilire se vi siano responsabilità da parte dei gestori e dell’ente pubblico, e se tali decessi potevano essere evitati.

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