Trento schiacciata dal traffico privato Oltre 100mila veicoli in movimento ogni giorno

di Domenico Sartori

Vero che Trento è, ogni giorno invasa dalle automobili private: oltre 100 mila . Vero che in tema di mobilità l'Amministrazione comunale prossima alla scadenza ha mostrato i suoi limiti, e che i grandi progetti sono ancora di là da venire, come l'interramento della linea del Brennero e il raddoppio, pure sotto terra della Trento-Malé. Altrettanto vero che qualcosa si muove, dal potenziamento delle ciclabili al progetto preliminare dell'ascensore inclinato per Mesiano, al progetto C-Roads per agevolare, con dei software ai semafori, da piazza Centa a Lavis, il recupero dei ritardi accumulati dagli autobus.
Il consigliere comunale del Pd, Michele Brugnara , con una interrogazione chiede dati aggiornati sul trasporto pubblico urbano ( l'Adige del 29 dicembre). Chiede inoltre conto dello studio di fattibilità della linea forte nord-sud tramite corsie preferenziali e mezzi autosnodati ad alta frequenza, che non si sa che fine abbia fatto. Al secondo quesito risponderanno il sindaco e l'assessore alla mobilità. Quanto ai dati, quelli più aggiornati sono quelli messi a disposizione dal Servizio trasporti pubblici della Provincia, guidato da Roberto Andreatta , che con il 2020 diventa mobility manager, occupandosi quindi anche degli spostamenti privati. 
L'assalto di automobili in città.
L'ultima fotografia aggiornata è datata 13 marzo 2019 e dà una plastica idea dei carichi di traffico quotidiani: 101.887 vetture in ingresso, 103.435 in uscita. Che la "superstrada" a quattro corsie che si infila nel cuore della città sia una priorità, da allarme rosso, è evidente: in via Brennero 19.124 veicoli in ingresso, 18.337 in uscita. Così come lo sono gli altri assi a maggior carico: viale Verona ( 13.278 in entrata, 8.045 in uscita), via Sanseverino ( 12.028 e 15.163 ), via Maccani ( 10.796 e 10.641 ), ponte San Giorgio ( 9.712 e 6.949 ) e via Venezia ( 8.130 e 9.585 ).
Numeri che confermano l'esperienza quotidiana. Più mezzi privati in movimento equivale a rendere meno fluido il trasporto pubblico: da qui l'attualità della questione di "corso nord" e del "Metrobus" con le corsie preferenziali. Numeri, in parte, inevitabili. Perché, come accade in altri capoluoghi, Bolzano in primis, Trento è un grande attrattore, tra uffici pubblici, università, servizi sanitari...
Addetti pubblici in movimento.
Sugli spostamenti in ingresso e in uscita, pesano i dipendenti pubblici: sono 11.086 gli addetti del "sistema pubblico allargato" che muovono ogni mattina verso Trento: in testa l'Azienda sanitaria ( 3.891 persone), seguita dalla Provincia autonoma ( 3.314 ), da Trentino Trasporti ( 1.283 ) e dal Comune di Trento ( 1.200 ). Anche Fbk, con 570 addetti, è un attrattore di rilievo, come ben sa chi sale in collina a Povo con la linea 5 dei bus nelle ore di punta. «È chiaro» spiega il mobility manager Andreatta «che bisogna intervenire con con azioni per razionalizzare gli spostamenti: bonus per il trasporto pubblico, car pooling , contributi per la bicicletta. A Bologna, ad esempio, gli incentivi per l'uso della bicicletta, non sono solo per i residenti, ma anche per chi lavora e arriva alle porte della città». Ma, a fronte degli oltre 100 mila veicoli privati, che entrano ogni giorno in città, quanti utilizzano mezzi pubblici? «In media» spiega Andreatta « circa 15 mila arrivano con agli autobus extraurbani, altri 10 mila in treno, linea Brennero, Valsugana e Trento-Malé. Poi, in città, ogni giorno sono poco meno di 50 mila i passeggeri degli autobus». Una novità è la data di entrata in servizio dei quattro nuovi autobus autosnodati per la collina est: «Il 19 dicembre è arrivata l'offerta della fornitura» dice Andreatta «saranno operativi sulla linea 5 da settembre».
Ma l'autobus "cresce".
Nonostante l'affollamento di mezzi privati e la mancata di corsie preferenziali a Trento, i mezzi urbani di Trentino Trasporti guadagnano spazio. Il numero di chi ha preso l'autobus il 23 febbraio 2012 era pari a 46.321 (più 364 sulla funivia di Sardagna), il 24 gennaio 2019 era arrivato a 52.783 ( 74 in funivia), con un aumento di 6.462 unità. Un dato rilevante è il raffronto con il Nord-Est per numero di posti offerti per km ad abitante dal servizio urbano: Trento, con 4.073 posti, fa meglio di Bolzano ( 3.287 ) ed è preceduta (dato 2017) solo da Vicenza ( 4.158 ). Bologna è ferma a 3.765 , Verona a 3.088 .

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