Reddito di cittadinanza, nessuna ressa

di Denise Rocca

Dopo tanto parlare di Reddito di Cittadinanza ci si aspettava l'assalto per consegnare la documentazione: certamente alle Poste e nei Caf i dipendenti erano pronti ad una giornata più intensa delle altre, alle Poste si era anche proposto uno scaglionamento per cognome per evitare ressa e garantire un servizio efficiente. Così non è stato: niente code alle Poste del capoluogo e anche ai Caf dove, oltre a depositare la domanda, si può anche chiedere uno dei documenti necessari a completare la richiesta di Reddito di Cittadinanza, ovvero l'Isee, sono stati piuttosto tranquilli. Non ci sono state richieste a Merano, Bressanone e Brunico, in Alto Adige, mentre alle Poste centrali di Trento ieri mattina sono state presentate solo quattro domande, oltre ad alcune richieste di informazione. Anche a Bolzano, presso il Caf Cisl, sono state solo cinque le persone che hanno ritirato il modulo Isee per valutare solo in un secondo momento la domanda vera propria. 

A livello italiano, invece, alle 14 del pomeriggio erano 29.147 le domande presentate alle Poste.
In Alto Adige si è stimato che siano circa 2.500, massimo 3.000, i cittadini che potrebbero avere diritto al Reddito di Cittadinanza, mentre a Trento dove la disoccupazione è più elevata rispetto al territorio di Bolzano, arriva a 11.000 il bacino dei potenziali richiedenti. Che però sono ancora in attesa di chiarimenti a quanto pare. 

Il più indaffarato a Trento, nella prima giornata in cui si poteva presentare la propria domanda per ottenere il Reddito di Cittadinanza, è stato il Caf Acli in centro al capoluogo, dove, complici però anche le scadenze per il 730, la mattinata è stata movimentata con qualche coda agli sportelli. «C'è dell'interesse ? spiegano alle Acli ? sono state chieste soprattutto informazioni in questo momento e abbiamo fissato degli appuntamenti per valutare le singole situazioni, molte meno sono invece le domande presentate ufficialmente». Considerando anche le scorse settimane, arrivano a 300, fino ad oggi, le prenotazioni di appuntamento prese con il Caf Acli per il reddito di Cittadinanza. 

Sul Trentino pesa l'incertezza in merito alla sovrapposizione fra l'assegno unico già erogato dalla Provincia rispetto al reddito di cittadinanza e i Caf sono cauti nel dare consigli ai cittadini: senza la delibera provinciale che chiarisce se le due misure saranno alternative o cumulabili, ai Caf non sono in grado di stabilire e consigliare ai cittadini il da farsi con le due misure di sostegno. Il rischio è quello che ci si veda assegnato il Reddito di Cittadinanza ma poi chiesto indietro l'assegno unico. La vicina provincia di Bolzano ha già deciso: le due proposte si escludono a vicenda, la decisione di piazza Dante è invece ancora incerta. 

Una giornata ordinaria ? circa 200 i cittadini che in media si presentano agli sportelli ? anche per l'Inps di Trento: «Nelle settimane scorse abbiamo avuto diversi cittadini che hanno chiesto informazioni, anche generali, su come funziona la misura del Reddito di Cittadinanza ? spiega il direttore dell'Inps di Trento Marco Zanotelli ? ma quanto poi queste si concretizzino in richieste vere e proprie è difficile dirlo in questo momento. D'altronde non è dai noi che va presentata la richiesta, ma a Poste e Caf. Quello che sappiamo è la tempistica: entro fine marzo Poste e Caf devono consegnarci le richieste e Inps, entro il 15 aprile, dovrà far sapere a cittadini e Poste che saranno poi preposte a consegnare materialmente le tessere, l'esito positivo o negativo delle richieste».

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