Aggressione sull'autobus L'autista afferrato per il naso

Per gli autisti di Trentino Trasporti i rischi legati alla strada sono poca cosa rispetto a quelli che corrono ogni giorno nel trasportare utenti di ogni tipo. Ne sa qualcosa l’autista dell’autobus numero 6 che giovedì, verso mezzogiorno, ha effettuato la fermata stabilita in piazza Venezia, poco prima di largo Pigarelli, e proprio lì è stato malmenato da un passeggero.

Quest’ultimo, insieme ad altri utenti, era salito tranquillamente conversando con un’altra signora. Come prevede il regolamento si era avvicinato all’apparecchio per obliterare il biglietto, ma all’apparenza sembrava che la macchina non gli consentisse di farlo.

Si è alterato e a quel punto è uscito dal posto di guida l’autista per verificare quale fosse il problema. Controllato il biglietto, ha notato che era già stato obliterato più volte. Fatta presente la situazione, l’autista non poteva prevedere la reazione dell’uomo che è stata davvero violenta.

Con due dita il passeggero ha afferrato il naso del dipendente di Trentino Trasporti, lo ha storto e poi non contento ha spinto l’autista fino a farlo cadere a terra. Una scena a cui hanno assistito impotenti molti passeggeri fino a quando uno di loro è intervenuto per cercare di calmare gli animi con l’intenzione anche di far ripartire il mezzo che stava accumulando ritardo. Una passeggera si sarebbe anche resa disponibile a pagare il biglietto dell’uomo che nel frattempo ha continuato a inveire contro l’autista, reo, in questo caso, solo di aver fatto il suo dovere.

Quello della sicurezza è uno dei problemi più grossi che gli autisti dei mezzi pubblici si trovano ogni giorni a dover affrontare. In alcuni casi a rischio è la loro stessa incolumità considerato che le reazioni dei passeggeri in alcuni casi sono davvero imprevedibili. La maggior parte degli autobus urbani in servizio in provincia è dotato di videosorveglianza con cinque telecamere a bordo ma anche questo non sempre è un deterrente sufficiente.

La sicurezza agli autisti sembra essere a maggior rischio soprattutto da quando, nel settembre dello scorso anno, è stato esteso a tutte le linee urbane l’obbligo per i passeggeri di salire dalla porta anteriore e la possibilità per gli autisti di vendere il biglietto a bordo a chi non ne è provvisto.


 

LA SOLIDARIETÀ DEL GOVERNATORE FUGATTI

Piena solidarietà all’autista e massimo rigore perché «il trasporto pubblico non è solo un servizio fondamentale, ma una conquista per qualsiasi comunità ed al tempo stesso simbolo di diritti civili che vanno difesi con grande determinazione». È questo il pensiero del presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, in merito all’aggressione.

«Il Servizio trasporti della Provincia - aggiunge Fugatti, che annovera tra le sue competenze anche quella sui trasporti - ha già comunicato alla società la richiesta di sporgere denuncia e di mettere a disposizione dell’autorità giudiziaria le immagini che ritraggono l’accaduto ai fini di identificarne il responsabile».

Ogni vettura infatti, oltre che l’allestimento blindato per la cabina del conducente, è munita di un circuito di telecamere che costituiscono un buon deterrente stante la statistica relativa a vandalismi o comportamenti aggressivi. Ma l’impegno è di fare ancora di più. Per questo, e al di là del caso specifico, nei prossimi giorni il presidente Fugatti promuoverà un incontro con Trentino trasporti ed i sindacati per affrontare più in generale il tema della sicurezza sui mezzi di trasporto pubblico.

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