La Tassullo Materiali va all'asta. Sarà messa in vendita per 25 milioni

I sindacati: ci sono novanta famiglie da tutelare

di Francesco Terreri

«La nostra priorità in questa fase è tutelare al meglio e in ogni modo possibile i posti di lavoro. Restiamo nella convinzione che l'attività produttiva della Tassullo Materiali, nonostante le difficoltà, abbia un futuro». Lo hanno detto oggi i segretari dei sindacati Fillea Cgil Filca Cisl e Feneal del Trentino all'assemblea dei dipendenti indetta per fare il punto sulla delicata situazione dell'azienda, ormai prossima al fallimento. «L'azienda - sottolineano i sindacati - si sta mantenendo con i proventi dell'attività tipica e riteniamo che sia indispensabile tener conto di questo aspetto nelle valutazioni che verranno fatte». 


La crisi della Tassullo Materiali

Mentre l'udienza sul fallimento viene rinviata al 30 giugno, la Tassullo Materiali va all'asta. Il complesso degli stabilimenti, delle cave, delle grotte ipogee e dei dipendenti, diviso in tre lotti, viene messo a gara per un valore totale di poco più di 25 milioni di euro. Il primo tentativo di vendita con procedura competitiva è fissato per il 10 giugno presso lo studio del commissario giudiziale Alberto Bombardelli. Stasera, intanto, è in programma l'assemblea della capogruppo Tassullo spa, dove i quasi 600 soci valuteranno anche l'ipotesi liquidazione. Comunque vada, finisce la vicenda della storica azienda nonesa di materiali da costruzione per come l'abbiamo conosciuta finora.

Ieri mattina in tribunale si è tenuta l'udienza sull'istanza di fallimento della Tassullo Materiali in concordato preventivo, istanza avanzata dallo stesso commissario giudiziale ai sensi dell'articolo 173 della legge fallimentare, quello che fa riferimento a omissioni dolose e altri atti di frode da parte del debitore. L'udienza però, come si prevedeva, è stata rinviata al 30 giugno a causa di alcuni ritardi nelle notifiche. Nel frattempo non si terrà l'udienza dei creditori del concordato, fissata il 29 giugno, che è stata sospesa a causa della procedura prefallimentare.

Non tutto della procedura concordataria però è sospeso. La Tassullo Materiali in concordato, «in considerazione dell'imminente scadenza del periodo di gestione interinale concessa dal Tribunale di Trento (31 maggio 2016)» - così si legge nell'avviso di gara - mette in vendita il proprio attivo, «a valle dell'ampia ricerca condotta tra i potenziali interessati all'acquisto». L'asta è divisa in tre lotti. Il primo lotto è il ramo d'azienda che comprende gli stabilimenti di Tassullo, Mollaro e Solferino, insieme alle cave di Pozzelonghe e Bouzen, nonché le attrezzature, i macchinari, 63 dipendenti e alcune partecipazioni: il 77% di Tassullo Beton, società di produzione di calcestruzzo premiscelato, il 70% dell'azienda commerciale Hd System, il 100% della Ir, società inattiva. Prezzo a base d'asta: 11 milioni 359 mila euro. Aumento minimo: 100 mila euro. Sono esclusi debiti e crediti relativi al ramo, eccetto quelli col personale (arretrati e Tfr) se l'acquirente opta per l'accollo, con conseguente detrazione dal prezzo. In ogni caso, per il trasferimento dei dipendenti sarà necessario l'accordo sindacale.

Il secondo lotto comprende i diritti di superficie sulla miniera di Riomaggiore relativa alle grotte ipogee, la galleria di accesso alla miniera, attrezzature, macchinari e 9 dipendenti, il contratto di appalto con Melinda sulle mele in grotta e il 60% di Cae, Conservazione Alta Efficienza, la «partecipazione strategica» al progetto celle ipogee, dove gli altri soci, col 20% ciascuno, sono l'Isa e La Finanziaria Trentina (tramite Ft Real Estate). Prezzo complessivo del ramo d'azienda: 12 milioni 824 mila euro, col rilancio minimo di 100 mila euro. Stesse clausole del primo lotto su crediti, debiti e dipendenti.

Il terzo lotto, infine, riguarda la cava di Mezzocorona. Il prezzo base è 1 milione 57 mila euro, il rilancio minimo di 10 mila euro. Le offerte dovranno arrivare entro il 9 giugno. Nel caso di interesse per più lotti, bisogna fare offerte distinte. Nella valutazione, sarà considerato anche il bonus dipendenti, cioè un vantaggio in base ai lavoratori che verrebbero assunti. Un requisito rilevante è la cauzione, fissata nel 20% del prezzo offerto: chi si fa avanti dovrà mettere sul piatto, per i primi due lotti, assegni circolari dai 2 ai 2,5 milioni di euro.

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