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La «seconda vita» dell'arte. A Sanzeno in mostra il riciclo (riuso)

di Comunità della Val di Non

Venerdì 13 febbraio alle ore 18.00, presso gli spazi di Casa de Gentili a Sanzeno, verrà inaugurata La mostra ‘La seconda vita - riciclo, riuso e ambiente nell’arte contemporanea’.

L’esposizione, organizzata dall’Assessorato ai servizi e opere sovracomunali - EMAS della Comunità della Val di Non con la prestigiosa collaborazione del Mart di Rovereto e curata da Marcello Nebl con la collaborazione di Lucia Barison, si propone come evento dedicato alla sostenibilità ambientale vista attraverso la creatività dell’arte contemporanea.

La mostra “La seconda vita” fa parte delle iniziative inerenti il “Patto dei Sindaci”; un progetto al quale hanno aderito i Comuni e la Comunità della Val di Non. Il “Patto dei Sindaci” è un movimento che nasce dall’Unione Europea e che propone l’azione locale come elemento che concretamente possa contribuire alla risoluzione delle criticità ambientali legate ai cambiamenti climatici e allo stesso momento possa offrire occasioni di crescita socio-economica e occupazionale.
Per attuare il progetto è necessario trovare alleati e collaborazioni, nonché individuare gli strumenti di comunicazione più efficaci.
La comunicazione rappresenta l’elemento principe attraverso il quale si sviluppano i rapporti tra le persone, si costruiscono relazioni e progetti.
In questo contesto “La seconda vita” si propone come un evento espositivo nel quale si vuol far riflettere in maniera originale e affascinante sui temi ambientali, utilizzando l’arte come il più alto strumento per comunicare adottato dalle persone.
È interessante considerare che ognuno di noi percepisca ed elabori il messaggio, che un’opera d’arte propone, in maniera intimamente singolare e diversa, a seconda del punto di vista personale. Vorremmo valorizzare questo aspetto e farlo diventare un valore aggiunto per il progetto quale patrimonio culturale e creativo.
Nel contesto della mostra intendiamo offrire quindi uno spazio nel quale sia facilitata la socializzazione, la discussione e la collaborazione tra Istituzioni, Associazioni e soprattutto fra le persone per un fine comune: migliorare la qualità ambientale e quindi la qualità della vita.
Abbiamo scelto il riuso come tema della mostra in quanto “l’arte del riuso” rappresenta una delle nobili azioni che si sviluppano in natura. Il ciclo naturale dei materiali infatti costituisce per eccellenza l’esempio di riuso più significativo. Sollecitare tuttavia il riutilizzo di un oggetto o di un materiale stimola la fantasia delle persone e sollecita la creatività personale, elemento quest’ultimo che aiuta in maniera estremamente positiva nella vita le persone.
La tematica del riuso è un argomento a noi molto caro sul quale stiamo sviluppando numerose iniziative. Il riuso diventa uno strumento che offre innumerevoli spunti interpretativi, come ad esempio dare una seconda vita agli oggetti o ai materiali, lasciando che sia la creatività di ognuno di noi e l’essenza del materiale o dell’oggetto stessi a scegliere liberamente il proprio uso.
Il fare assieme ha rappresentato il metodo che ci siamo dati per organizzare questa mostra. Le alleanze che abbiamo attivato tra singoli e tra Istituzioni costituiscono un elemento di grande soddisfazione e mi auguro possano consolidarsi nel tempo. Per questo desidero esprimere un sincero ringraziamento a quanti hanno collaborato.
‘La seconda vita’ raccoglie in tre sezioni opere che rappresentano, in maniera diversa e con finalità diverse, i risultati della riflessione di artisti che hanno scelto di comunicare attraverso il riutilizzo di materiali d’uso comune.
Nella prima sezione opere in prestito dal Mart - Museo di arte moderna contemporanea di Trento e Rovereto, rivelano la grandezza espressiva - a volte tragica, altre invece giocosa e ironica - che può scaturire dall’utilizzo di materiali inusuali e di riciclo. Il percorso si apre con opere di grandi nomi internazionali come, fra gli altri, Enrico Baj, Luigi Ontani, Maurizio Cattelan, Lamberto Pignotti, Stefano Cagol.
Le due successive sezioni della mostra sono dedicate ad opere create con materiali di recupero da artisti contemporanei regionali.
Ampio spazio è dedicato alla bolzanina Eleonora Cumer che ha fatto del recupero e riutilizzo della carta ed in particolare di vecchi libri il proprio tratto distintivo: assemblaggi e ritagli di pagine colorate formano installazioni nelle quali il libro subisce una metamorfosi comunicando in maniera del tutto nuova e con ulteriore forza i propri contenuti.
La terza sezione è dedicata ad opere di artisti trentini in cui confluiscono molteplici materiali di recupero, eletti a messaggeri di emozioni e di storie; espongono Pietro Weber, David Aaron Angeli, Patrizio Cavallar, Tomaso Marcolla, Isa Nebl e Alessia Carli.
Le opere sono veicolo di messaggi positivi, visibili nella ‘seconda vita’ data agli oggetti, nell’inno alla forza e al fascino degli elementi naturali e nella sostenibilità e  leggerezza delle creazioni in carta.

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ATTIVITA’ DI CONTORNO E COMPLEMENTARI

È prevista l’organizzazione di laboratori creativi con materiali naturali e di recupero tenuti dagli artisti che espongono le proprie opere. I laboratori sono dedicati ad adulti, bambini e famiglie, con uno spazio interattivo aperto a nuove proposte creative, si svolgeranno nelle domeniche 22 febbraio, 1 e 8 marzo.
Saranno organizzati inoltre altri eventi a tema con gli artisti e laboratori di cucina con esperti chef che proporranno ricette e metodi per un utilizzo senza sprechi degli alimenti.
Durante la mostra sarà attivato un canale dedicato alla solidarietà. Il ricavato dei laboratori verrà devoluto a due progetti di solidarietà. Il primo riguarda la Fondazione Trentina per l’Autismo con il progetto di Casa Sebastiano, il centro dedicato all’autismo in costruzione a Coredo; il secondo si riferisce al progetto MADAGASCAR - chirurgia pediatrica solidale.
Con la mostra si apre la raccolta di fotografie di opere e creazioni di artisti anche amatoriali che si dilettano nell’arte del riuso e del riciclo: “A.A.A. artisti del riuso cercasi”.
Le fotografie saranno dapprima proiettate presso Casa de Gentili durante la mostra, in seguito verranno selezionate le opere più originali per essere esposte ad una mostra che verrà allestita in occasione della seconda edizione dell’iniziativa “Ri-piazza – laboratori del riuso” che si terrà a fine maggio.
Nei locali di Casa de Gentili è stata allestita una stanza buia all’interno della quale è ospitata la cyclette che genera energia elettrica costruita dagli studenti dell’Istituto Tecnico Pilati di Cles. Chi vorrà cimentarsi potrà illuminare la stanza pedalando e misurare la forza necessaria per produrre energia elettrica.
L’inaugurazione di venerdì 13 febbraio coincide con l’evento M’illumino di meno nel quale le persone e tutti gli enti sono invitati a fare un uso parsimonioso dell’energia. Allo scopo tutti i Comuni sono stati invitati a spegnere l’illuminazione pubblica quale atto simbolico dalle ore 18.30 alle ore 19.30.
Alle ore 18.38 Astro Samantha Cristoforetti sorvolerà nello spazio la Val di Non e da lì potrà osservare gli effetti dell’iniziativa.
 

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