Montagna / Prevenzione

Passo Rolle, via libera alla variante anti-valanghe

Chiuso l'iter di valutazione ambientale del progetto per mettere in sicurezza la strada per il valico fra Primiero e val di Fiemme, che d'inverno viene spesso chiusa per neve

LA VALANGA Nel febbraio scorso il grande smottamento sulla strada del Rolle

di Giorgia Cardini

TRENTO. Dopo le anticipazioni, l'atto ufficiale. Il dirigente del Dipartimento territorio, trasporti, ambiente, energia e cooperativo della Provincia, Roberto Andreatta, ha firmato il 30 novembre la determinazione di Valutazione dell'impatto ambientale favorevole, con prescrizioni, per la costruzione della variante alla statale 50 del Grappa del Rolle, tra malga Fosse e il passo.

Un atto atteso, dopo la Conferenza dei servizi del 20 ottobre, che all'unanimità aveva dato parere positivo sul progetto della strada che dovrebbe finalmente evitare le chiusure per valanghe, ricorrenti a ogni inverno, e la condizione di irraggiungibilità di passo Rolle almeno da Primiero (senza contare l'incognita isolamento totale, per le contemporanee chiusure della strada per frane sul versante di Forte Buso).

La determinazione del dirigente fissa due condizioni per la compatibilità ambientale che riguardano la precisa gestione dei materiali di scavo in relazione al loro smaltimento e riutilizzo e la necessità di assistenza continuativa di imprese specializzate nella ricerca archeologica, visto che l'area oggetto di intervento si caratterizza - scrive Andreatta - «per l'alta potenzialità archeologica, considerate le caratteristiche geomorfologiche ed il ritrovamento presso Malga Fosse di sopra e passo Rolle di numerose evidenze riferibili al Mesolitico antico e recente».

La valutazione d'impatto ambientale positiva ricomprende poi anche la valutazione di incidenza relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali, nonché della flora e della fauna selvatiche, a condizione che « in fase di cantiere sia adeguatamente segnalata la presenza della torbiera, in modo che sia prestata la dovuta attenzione nella movimentazione dei materiali e dei mezzi d'opera presenti in cantiere a non interferire con la stessa».

Ora dunque si entra nella fase operativa: dopo il via libera che si prevede davvero veloce al progetto esecutivo, si andrà in appalto.

La gara dovrebbe essere portata a conclusione entro il 2022, quindi il 2023 e 2024 dovrebbero vedere all'opera mezzi e uomini, mentre il 2025 dovrebbe essere l'anno di apertura della variante. Ricordiamo i dati fondamentali della strada, che vede uno sviluppo complessivo di 1.543 metri con diramazione dall'attuale sede al km 94,280 e riconnessione alla medesima strada statale al km 92,630, in località "Acqua Benedetta", in prossimità del Passo Rolle.

La variante, dopo circa 360 metri attraverserà la località "Busabella" con un rilevato alto al massimo 2 metri, ad eccezione del breve tratto terminale di circa 85 metri dove l'altezza toccherà i 5,50 metri, consentendo l'inserimento di un sottopasso faunistico. Ridotta l'altezza dei rilevati e la necessità di opere di sostegno "armate", la strada correrà poi in trincea mentre il Cismon sarà superato con un ponte di 35 metri, con barriere in corten e legno.

A completare l'opera saranno l'innesto alla pista di accesso a Malga Fosse di Sopra, ottenuta mediante la naturalizzazione del sedime dismesso della statale, che sarà demolita anche a monte creando un nuovo sentiero escursionistico largo 3 metri. La "nuova" statale sarà larga complessivamente 6 metri e mezzo: 3 metri per le corsie, mezzo metro per le banchine.

Il costo previsto nel progetto definitivo è di 5.948.938,66 euro.

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