Lettera aperta ai Comuni «Niente botti a capodanno»

 Rinunciare ai botti di Capodanno: lo chiedono le associazioni animaliste Enpa, Flama d’Anaunia, Lac, Pan-Eppaa e Comitato per l’orso in una lettera aperta ai Comuni del Trentino.

«Botti e fuochi d’artificio sono distanti dalla nostra cultura che sente la riservatezza e il rispetto dell’ambiente come valori inderogabili e distintivi. Non solo - prosegue la lettera - sparare botti e fuochi d’artificio raffigura da una parte la violazione del diritto di tutti a divertirsi in serenità, dall’altra una grave intromissione nella vita dei tanti che, purtroppo, anche in questi giorni vivono momenti di dolore. Senza dimenticare che l’uso di botti e fuochi d’artificio impedisce a chi condivide la vita con degli animali di poter a sua volta festeggiare: infatti ogni anno molti Trentini sono costretti a rimanere chiusi in casa, con porte e finestre sbarrate, sperando di evitare ai propri animali attacchi di panico e i danni ad essi conseguenti. E senza dimenticare le migliaia di animali selvatici che ogni anno anche nella nostra provincia muoiono in seguito ai botti, coinvolti in incidenti di vario tipo, oppure a causa del freddo cui rimangono esposti dopo essere fuggiti dai propri rifugi notturni, o per infarto causato dal terrore».

Per questo le associazioni animaliste chiedono che tutti i Comuni vietino nell’intero territorio di competenza l’utilizzo di botti e fuochi d’artificio, «affinché il Capodanno sia davvero una festa, per tutti».

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