A Trento meno zanzare rispetto all'anno scorso

Sono senza dubbio l'animale più odiato e, in questo periodo, sono le assolute protagoniste nelle serate e nelle notti in città. Stiamo parlando ovviamente delle zanzare, che da nord a sud di Trento, ma anche in molte altre zone del Trentino, imperversano.

«Siamo in una fase di crescita costante - conferma il dirigente dell'Azienda sanitaria Franco Guizzardi - ma non possiamo parlare di allarme. Fino a metà giugno abbiamo rilevato una scarsa presenza della zanzara tigre, ma poi i numeri si sono innalzati: d'altra parte prima c'è stato un clima caldo e siccitoso, poi è arrivata la pioggia e le temperature si sono alzate, creando le condizioni ideali per l'animale. In ogni caso, pur all'interno di un quadro di non normalità, i dati che abbiamo parlano di un calo rispetto all'estate scorsa».

Considerato che eliminare l'insetto è impossibile, per almeno ridurne la presenza ci vuole la costante collaborazione tra istituzioni e cittadini. «In tal senso c'è una novità importante: lo chiedevamo da parecchio e finalmente quest'anno la Provincia, nello specifico l'assessorato alla salute, ha messo in piedi un gruppo di lavoro che coinvolge Azienda Sanitaria, Muse, Museo Civico di Rovereto, Fondazione Mach, Comuni: abbiamo creato un volantino e stiamo lavorando su delle linee guida uniche per la gestione delle zanzare».
Il caso di Dengue.
Ieri in San Pio X, una delle aree più colpite dalle zanzare insieme alla Clarina, si sono svolte le operazioni di disinfestazione dopo il caso di Dengue d'importazione.
Dalle 6.20 un operatore dell'Azienda ha disinfestato i cortili nel perimetro della zona interessata (via Muredei, via san Pio X, via Zandonai e via Martini), compresi scuola e parco. Ottima la collaborazione dei residenti e alle 9.30 l'operazione è terminata.
Il ruolo dei Comuni.
Lotta alle zanzare aliene, i Comuni in prima linea. Presso la sala del Consiglio delle autonomie locali è stato presentato il progetto LExEM che indica le principali buone pratiche di prevenzione e controllo delle zanzare aliene in Trentino. «L'argomento è di stretta attualità - ha precisato il presidente Paride Gianmoena - visto anche il caso di Dengue d'importazione registrato a Trento. In questi casi la disinfestazione preventiva contro le zanzare è basilare, con i Comuni che sono i maggiori artefici per agire direttamente, ma anche per informare i cittadini sulla corretta profilassi da mettere in atto».

Anna Paola Rizzoli, dirigente del Centro di Ricerca e Innovazione FEM, con il ricercatore Daniele Arnoldi, ha sottolineato come l'Europa stia entrando in una fase di tropicalizzazione del clima, con il sopraggiungere di forme di vita inusuali come le zanzare aliene. In Trentino, in particolare, la zanzara tigre è apparsa nella zona di Rovereto nei primi anni 2000, mentre i primi esemplari di zanzara coreana sono stati individuati in Valsugana nell'estate del 2013.

In questo contesto si inserisce il Progetto LExEM (Laboratorio di Eccellenza di Epidemiologia e Modellistica): durante le tre stagioni di campionamento (2014-16), sono state posizionate 450 trappole per le uova e 130 trappole per catturare gli individui adulti di zanzara; 80 le sessioni di campionamento che hanno portato ad identificare 200.647 uova e 21.595 individui adulti di zanzara tigre.

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