L'allarme delle guide: addio al 30% dei ghiacciai Situazione drammatica anche in Trentino

«In poco più di 50 anni abbiamo perso il 30 per cento dei ghiacciai italiani. È andata via una superficie pari a quella del Lago di Como». Lo ha affermato Filippo Camerlenghi, vicepresidente nazionale delle Guide Ambientali Escursionistiche.

«Nel Parco dello Stelvio ad esempio il ghiacciaio dei Forni è ormai piccolo, piccolo - spiega Camerlenghi -. Stessa sorte per il Lys, nel massiccio del Monte Rosa, in Valle d’Aosta che è oggi diviso addirittura in quattro pezzi.

Sorti drammatiche per gli altri ghiacciai quali il Lex Blanche, ancora in Valle d’Aosta, la Ventina in Lombardia, il Careser ed il Mandrone - Adamello in Trentino, per la Vedretta Alta ed il Vallelunga in Alto Adige».

«C’è un posto però dove possiamo toccare con mano il cambiamento climatico e l’arretramento dei ghiacciai -, ha aggiunto Camerlenghi -. Si tratta di un ghiacciaio che si trova sul versante Nord del Massiccio del Bernina: il Morterascht, dove davvero possiamo vedere il cambiamento climatico in atto.

È possibile percorrere un sentiero lungo il quale sono posti dei cartelli che indicano l’anno ed esattamente il livello in cui era il ghiacciaio in quel periodo. Ad ogni cartello corrisponde un decennio ed alla fine del percorso è possibile avere la percezione chiara della fusione del ghiacciaio dal 1845 ad oggi. Il ghiacciaio arretra di ben 200 metri ogni decennio, si va verso la scomparsa».

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