Parco nazionale dello Stelvio: alla Provincia il settore trentino

Via libera del Consiglio dei ministri alla nuova governance del Parco nazionale dello Stelvio

 Via libera del Consiglio dei ministri alla nuova governance del Parco nazionale dello Stelvio, con la gestione e l’amministrazione del settore trentino che passano alla Provincia autonoma, come avverrà a Bolzano per il settore altoatesino.

Le modifiche alla norma di attuazione dello Statuto di autonomia sono state approvate oggi (4 dicembre) a Roma e fanno seguito al parere positivo della Commissione dei 12 e all’intesa fra Governo, Province di Trento e Bolzano e Regione Lombardia sulla ripartizione degli oneri di gestione e sulle norme transitorie.

Oltre al recepimento della norma da parte della Regione Lombardia, l'ulteriore passaggio che si attende è la ratifica della norma da parte del presidente della Repubblica. La norma prevede che le Province autonome di Trento e Bolzano disciplinino con legge forme e modi della tutela, in armonia con finalità e principi delle norme statali ed europee. A garantire la configurazione unitaria sarà un Comitato di coordinamento e di indirizzo, le cui linee guida e atti di indirizzo, finalizzati al Piano di parco, verranno quindi verificati dallo Stato nella loro coerenza, affinché il Piano e il regolamento di attuazione siano unitari.

Gli oneri per la gestione che erano prima a carico dello Stato e che le Province autonome di Trento e di Bolzano sosterranno (per ciascuna 2.746.000 euro all’anno), saranno scomputati dalle risorse per il risanamento dei conti dello Stato. Riferiti anche alla Regione Lombardia, gli oneri delle due Province comprendono i costi di funzionamento del Comitato di coordinamento e indirizzo. Questo sarà composto da un rappresentante ciascuno delle Province di Trento e Bolzano, della Regione Lombardia, del Ministero dell’ambiente, da tre rappresentanti dei Comuni, uno delle associazioni di protezione ambientale, uno dell’Ispra. I compiti: definire linee guida e indirizzi per il piano e il regolamento del Parco, indirizzi e proposte comuni, linee guida per la ricerca scientifica, la conservazione e il monitoraggio della biodiversità, l’educazione e la didattica, le comunicazioni, ecc.

«Per fortuna siamo arrivati in fondo ad un percorso lungo e tortuoso e abbiamo raggiunto un obiettivo che ci permette di migliorare la conservazione di un patrimonio naturale importantissimo mettendolo però in misura maggiore al servizio del territorio  e delle sue dinamiche di sviluppo sostenibile. Avremo la possibilità di valorizzare sia il capitale umano delle persone che già lavorano nel Parco, sia il suo ruolo nel contesto della vita della comunità e delle dinamiche dell’agricoltura di montagna nonché nel quadro più ampio della nostra offerta turistica».  Con queste parole il presidente Ugo Rossi ha commentato la notizia, giunta da Roma.

Secondo l’assessore altoatesino all’ambiente Richard Theiner, si tratta di una «grande occasione per poter mettere in campo una propria strategia sull’organizzazione di questa importante struttura, coinvolgendo in maniera diretta i comuni, le organizzazioni ambientaliste, le parti sociali e tutti i gruppi di interesse che hanno a cuore il futuro del Parco dello Stelvio».
«Tutto questo - assicura Theiner - senza perdere ovviamente di vista l’importanza di una gestione unitaria che sarà garantita dal comitato di coordimento che elaborerà le linee guida generali».

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