Acqua, De Magistris attacca Si privatizza contro il referendum

«Governo e Regione Campania hanno messo sotto attacco la rivoluzione realizzata per l’acqua». Lo scrive in un post su facebook il sindaco di Napoli Luigi de Magistris tornando sul tema dell’approvazione delle legge regionale sul ciclo dell’acqua in Campania. de Magistris nel post ricorda che nel giugno 2011 il popolo italiano al referendum votò «in massa a favore dell’acqua pubblica».

«Napoli - scrive il sindaco - a oggi, insieme a un pugno di piccoli Comuni, è l’unica città ad aver attuato la volontà popolare, trasformando una società per azioni in azienda di diritto speciale: l’Abc (Acqua Bene Comune)».

Dal momento della trasformazione da Spa ad azienda di diritto speciale, il Comune di Napoli ha proceduto - ricorda il primo cittadino - con diversi passaggi, a «mettere in sicurezza l’azienda e il ciclo delle acque» e a intervenire «sulla riduzione delle tariffe».

«L’acqua - prosegue de Magistris - è di tutte e tutti, senza alcuna distinzione. Tutti ne hanno diritto, cittadini e abitanti della terra. Stop - aggiunge de Magistris - all’intreccio tra affari, criminalità e politica. Abbiamo avuto la forza di rompere un sistema che mina nelle fonti e nelle sorgenti dell’acqua l’uguaglianza delle persone.

Con l’acqua bene comune - sottolinea - e con la liberazione delle nostre terre si sta rompendo un sistema predatorio-affaristico-criminale che tende a opprimere le nostre vite».

Il sindaco conclude il post affermando che «la lotta per i diritti non si arresta. A Napoli l’acqua sarà sempre garantita a tutte le persone, senza distinzione di tasca e pelle. Non molliamo mai».

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