Molti orsi trentini emigrano Almeno 22 se ne sono andati

di Angelo Conte

Emigrazione «pericolosa» per gli orsi trentini. Dei 22 che sono usciti dal loro territorio, oltre un terzo, ovvero 9, non sono tornati o sono morti. E, curiosamente, a uscire dal Trentino sono stati solo esemplari maschi, mentre le femmine stazionano in provincia e non sembrano avere alcuna intenzione di esplorare altri territori.

A dare indicazioni sui movimenti degli ultimi anni dei plantigradi trentini è la Provincia attraverso l'ultimo rapporto orso e l'assessore provinciale all'agricoltura Michele Dallapiccola che ha risposto a una serie di interrogazioni sulla presenza dell'orso.

«Nel periodo 2005-2014 - spiega l'assessore provinciale nella risposta a una delle interrogazioni presentate - è stato possibile documentare la dispersione (intesa come spostamento al di fuori del Trentino occidentale) di 26 orsi (tutti maschi). Quattro di questi sono però rimasti in aree poste a cavallo con la provincia di Trento e dunque adiacenti all'areale frequentato stabilmente dalla popolazione».

Sono pertanto considerati «22 gli orsi che effettivamente sinora hanno intrapreso movimenti di dispersione. Nove di questi (41%) sono morti o scomparsi, altri 9 (41%) sono rientrati, 2 (9%) sono emigrati e 2 (9%) sono ancora fuori provincia. Nessuna dispersione di femmine nate in Trentino è stata ancora documentata.

Tra i 9 orsi rientrati «il maschio MJ4 ha trascorso l'inverno 2013-14 in Trentino, precisamente in val di Tovel, dove questa primavera personale del Corpo Forestale Trentino ha rinvenuto la tana dallo stesso utilizzata».

Le incursioni degli orsi trentini al di fuori della Provincia «hanno interessato le province di Brescia, Bergamo, Sondrio, Verona, Vicenza, Bolzano, Belluno, Pordenone, Udine (nella zona a cavallo tra Friuli, Carinzia e Slovenia). Almeno 7 orsi hanno visitato anche la Svizzera, l'Austria e la Baviera».

Dallapiccola ricorda nel dettaglio anche le uccisioni degli orsi che sono usciti dai confini italiani. «Fuori dal territorio della provincia di Trento si è a conoscenza di tre abbattimenti di orsi, tutti legali. In Svizzera nel 2008 e nel 2013, in Baviera nel 2006. Tutti e tre gli animali manifestavano un comportamento assai confidente e dannoso che le autorità locali hanno considerato potenzialmente pericoloso per l'uomo. In tutti e tre i casi la decisione è stata quella di abbattere l'animale, escludendo a priori la captivazione a vita.

Nel caso occorso in Baviera l'uccisione dell'animale non è stata preceduta da tentativi di modificare il carattere dell'animale previa cattura e radiocollarizzazione». Molto diverso l'atteggiamento delle autorità svizzere che si sono orientati al tentativo di cattura e di radiocollarizzazione.

«Questa procedura - spiega ancora Dallapiccola - è stata invece seguita nei due casi svizzeri, in modo analogo a quanto viene intrapreso in provincia di Trento per la gestione degli orsi problematici. Gli abbattimenti dei due esemplari in territorio elvetico sono pertanto avvenuti solo dopo alcuni mesi di tentativi infruttuosi di modificare il comportamento degli orsi in questione».

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