In bicicletta e sci con le pelli sulle tracce di Heini Holzer/2

Li avevamo lasciati in sella alle biciclette, in val Venosta, diretti in val Senales per la seconda tappa del loro tour in bici e sci da alpinismo sulle tracce di Heini Holzer, lo «spazzacamino estremo», e indecisi tra Palla Bianca e Similaun.  

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Li ritroviamo oggi in Engadina, Svizzera, sempre in sella alla bicicletta, con destinazione Sankt Moritz e già una nutrita manciata di salite/discese alle spalle, un po’ pedalando un po’ sudando con le pelli di foca.

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Tommaso Cardelli e Cristian Dallapozza, le due guide alpine protagoniste di questo insolito tour alpino, ci danno dentro di brutto, aiutati anche dal meteo che, salvo qualche rara eccezione, in questi giorni li ha assistiti, con splendide giornate.

Dopo la puntata in Marmolada, alla fine hanno scelto la Palla Bianca: «Una bella discesa, non molto difficile, ma bella. È stata molto più dura salire in bici fino a maso Corto: una mazzata!».

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Poi il trasferimento in bici a Solda, per affrontare la Nordest del Gran Zebrù: «Abbiamo trovato un tempo orrendo, con nebbia e anche una nevicata. A un certo punto avevamo anche delle difficoltà a individuare la cima - racconta Tommy - ma abbiamo avuto fortuna, perché per pochi istanti il cielo si è aperto, quanto è bastato per addocchiare la cima. Una volta scesi, ci siamo spostati al rifugio Casati, sempre nel gruppo Ortles-Cevedale.

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Una notte di riposo e poi via, verso la parete nord del monte Pasquale, sopra Santa Caterina Valfurva: «Abbiamo trovato la neve molto ghiacciata in alto, mentre in basso era molto bella. Poi abbiamo rimesso le pelli e siamo tornati a Solda». Da lì, ieri sera, sono ripartiti in bici, per un trasferimento che è continuato questa mattina, verso Sankt Moritz».

È stato bellissimo, praticamente siamo arrivati in Engadina da Bolzano viaggiando su piste ciclabili!

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