Lettere / Il direttore risponde

Viaggiare con un libro e una bella poesia

Scivolo più volentieri in un libro/Se mi racconta una storia/ Se mi fa entrare in un' altra dimensione/Io ci vivo in questa dimensione/

Il tempo scorre diversamente/ Non guardo da fuori sono dentro/ Non è una fuga/ Spero una scoperta/Finisce la lettura/

Non con tutte succede/ Esco da un viaggio/ Uno spazio diverso dal mio/ Ritorno alla vita vera/ Ai problemi abbandonati.

 

Alberto Sulligi

 


 

Per essere immortale, la lettura, ha anche bisogno di utopia di parole

 

 

Ho ricevuto questa bella poesia domenica, proprio nella giornata dedicata alla poesia.

 

E cosa sarebbe, mi chiedo, una poesia, senza un lettore? Cosa sarebbero quelle parole affastellate sulle emozioni se non entrassero negli occhi e nei pensieri di chi le legge? Proprio questa è l'altra dimensione.

Ed è un luogo senza pareti, in un certo senso sconfinato: perché mette il piede di chi cammina fra le parole nelle impronte di chi ha disegnato quelle parole, immaginando magari altri percorsi, altri disegni, che cambiano forma nello sguardo d'ogni lettore.

Scivolando volentieri in un libro, ci facciamo cullare anche da questa poesia, ricordando una bellissima frase di Umberto Eco: «Chi non legge, a 70 anni avrà vissuto una sola vita: la propria. Chi legge avrà vissuto 5000 anni: c'era quando Caino uccise Abele, quando Renzo sposò Lucia, quando Leopardi ammirava l'infinito... perché la lettura è una immortalità all'indietro».

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