Fermiamo la diffusione dei negazionisti del covid

Caro direttore, ci sono i negazionisti che fanno parte di gruppi ultra della politica che usano il virus politicamente e consapevolmente mentono, e quindi per meri e biechi obiettivi utilitaristici.

Credo che però i più siano quei poveri ignoranti che per lo scatenarsi dell'ego personale, sentendosi in qualche modo fuori ed esclusi dalla società, si attaccano ferocemente alla tastiera nei social per sfogare le loro frustrazioni, sentendosi finalmente forti, tutti insieme, su un tema comune, ad esempio il virus.

A parte i primi che ovviamente mi indignano e non posso in nessuna maniera giustificare, i secondi li considero appunto per quello che sono e posso semplicemente commiserarli. Immagino quanti casi di negazionisti, tu caro direttore, proprio nella tua veste, avrai visto e sentito in tante occasioni, insomma tutto quello che voi umani… Ma c'è una terza categoria di negazionisti, molto più pericolosa e subdola, pericolosa perché attrae a sé molti dei suddetti deboli, che sentendo il parere di "supposti" professionisti che danno a loro ragione, si sentono ancor più autorizzati nelle loro strampalate convinzioni. Ho letto giorni fa una lettera pubblicata da un signore alla rubrica di un famoso quotidiano nazionale che riportava le considerazioni di un "medico" (nome e cognome) della Asl 6 di Roma.

Questo medico (o meglio ciarlatano) rivelava che il Covid è un complotto di poteri forti, gesuiti, massoni e sionisti per rubarci il Natale! Che gli ospedali pieni sono un bluff e che indossare le mascherine è da citrulli, con immancabili accenni extra sanitari alla Cina, dove guarda caso non si festeggia il Natale e alle elezioni negli Usa, naturalmente truccate.

Questo, come altro definirlo, "imbecille" fa il paio con il direttore di Radio Maria che considera il virus un complotto ad opera del Maligno cioè di Satana. Ebbene questi due personaggi non solo sono dei "colpevoli" e anche ridicoli teorici del complotto, ma indossando ciascuno una "chiamiamola" ufficiale ed importante veste sociale, l'uno il camice di medico, l'altro la tunica di sacerdote, possono quindi avere una enorme influenza proprio sulla categoria di ignoranti (senza loro colpe) ai quali facevo accenno.

Un medico che ha sui cittadini e sui suoi pazienti una grande responsabilità e dovrebbe avere parimenti una altrettanta professionalità e serietà, e un'autentica visione della realtà pure se drammatica, esprimendosi in tal modo, dovrebbe essere semplicemente e immediatamente radiato da tutti gli Ordini dei medici impedendogli ancora di professare.

Dubito… Per quanto riguarda il sacerdote, anche lui andrebbe escluso da ogni Ordine clericale, perché quello che ha affermato, oltretutto, durante una trasmissione radiofonica nazionale ed essendone addirittura il direttore, è pura blasfemia e spingerebbe ascoltandolo, chi non ha proprio una solida fede, ad abbracciare, in alternativa, il buddismo.

La Chiesa ci pensi seriamente ad allontanare queste folli schegge impazzite al suo interno, oltre agli scandali di vario genere purtroppo conosciuti e ormai acclarati! Lo dico da cristiano convinto. Se il negazionismo, oltre al popolo che conosciamo, attira anche delle persone che "dovrebbero" avere, come detto, un certo livello di cultura, preparazione, serietà e professionalità, allora c'è da farsi una seria domanda sul perché questo "partito" di negazionisti della realtà continui a crescere, proliferare ed ingrossarsi, su ogni tema, non certo solo nei nostri confini nazionali.

Che scopo hanno, cosa vogliono, hanno semplicemente paura di vedere le tragiche realtà e negandole ciecamente le cancellano del tutto o hanno bensì mire ed obiettivi meramente politici, volendo scalzare le democrazie e i governi occidentali?

Alberto Penazzi



Al di là della sfumature che certo rendono alcuni più pericolosi di altri (perché teoricamente più credibili; parola da usare con grande cura), i negazionisti tendono comunque ad assomigliarsi.

Vogliono un minuto di popolarità, vogliono spacciarsi per pensatori o esperti, amano fingersi anticonformisti a dispetto dell'intelligenza e del buonsenso, finendo comunque per costituire una aberrante forma di conformismo: perché iniziano ad essere sin troppi, dunque non c'è più nulla di esotico nel parlare di chissà quali strani complotti e nel prendere le distanze dal pensiero delle maggioranze.

Le tue considerazioni però costringono a fare un ragionamento più ampio sul perché molti di noi abbocchino. E mi vengono in mente le sette, le presunte religioni più stravaganti (nei giorni scorsi ho appreso che c'è anche chi venera, seriamente, il dio Maradona, inteso non più come divino calciatore, ma come divino e basta), i movimenti che nascono unicamente per intercettare creduloni, fragili, persone che hanno bisogno di qualcuno che, all'apparenza, li ascolti. E poco conta che dietro - come spesso accade - ci sia una truffa gigantesca.

È questo pezzo di società orgogliosamente irrazionale e sempre alla ricerca di fantasmi da contestare e di presunti idoli da idolatrare che mi spaventa. Perché ci dice moltissimo di ciò che molti di noi stanno diventando, dell'incapacità - di una fetta di popolazione - di leggere e capire i fenomeni, dell'assenza di fiducia nei confronti di chi è autorevole, di chi ha studiato, di chi parla di ciò che sa e non per sentito dire o, appunto, per sentito negare. Gli ordini professionali, infine, intervengono, ma c'è chi continua a postare le frasi e gli interventi di chi è stato radiato, dando fiato a pensieri che pensieri non sono.

lettere@ladige.it

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