Elettori consapevoli? Io ne dubito

Elettori consapevoli? Mi permetto di dubitarne

Egregio direttore, nella sua risposta al lettore che giustamente stigmatizzava l’infelice uscita della parlamentare beccata mentre andava al mare, lei dice testualmente che dato che anche chi l’ha votata la conosce, “possiamo già chiamarla parlamentare uscente”. Sarebbe bello, davvero. Lo dubito fortemente. Sa anche lei come sono gli elettori, soprattutto quelli “duri e puri” incapaci di quel benedetto “spirito critico” al quale una certa scuola ha tentato di abituare.

Prenda l’esempio dell’articolo di Roberto Saviano recentemente apparso su un giornale francese e la risposta data dal leader dell’opposizione. In nessuna parte dell’articolo si fa il suo nome, eppure nella risposta (guarda caso su Facebook) il suddetto leader attribuisce allo scrittore questa affermazione: «Per Saviano le vittime del coronavirus sono colpa di Salvini». Ma lei crede che i nove milioni di padri fondatori cui quel leader dice di ispirarsi abbiano letto l’articolo? Io dico di no.

Ascoltano il Capitano e credono solo ed esclusivamente alle sue parole, fomentando sempre di più un clima di odio di cui sinceramente non si sente il bisogno. Non credo che vedremo tanti “parlamentari uscenti”, perché troveranno sempre le parole adatte a convincere quegli “elettori” che vogliono sentirsi dire proprio quelle parole. E anche in casa nostra non è che andiamo proprio bene. Ad ascoltare certe conferenze stampa viene spontaneo porsi qualche domanda, eppure ci sono tantissimi “elettori” che non si arrendono neppure alla più disarmante evidenza. Sarò contento di sbagliarmi, ma per il momento sono pessimista.

Francesco Bailo

Comprendo, ma ho ancora speranza

Comprendo il pessimismo, sia chiaro. Ma io spero (sogno?) di vivere ancora in un Paese capace d’avere un filo di memoria, un Paese capace di porsi qualche domanda quando si tratterà di (ri)votare o di non votare più Sara Cunial, passata dai 5stelle al gruppo misto, già famosa per aver attaccato duramente Burioni e difeso i No Vax, ora quasi leggendaria per aver cercato di andare al mare ad Ostia (dicendo il classico “lei non sa chi sono io” a chi l’ha fermata). In quanto a Salvini e Saviano, la reazione (spropositata) dell’ex ministro ha sorpreso anche a me. Anche se Salvini non perde occasione d’attaccare Saviano (che non fa mistero di non essere esattamente un sostenitore del capitano leghista). Lei ha però ragione: quando gli elettori diventano tifosi - a prescindere dallo schieramento che appoggiano - sono pronti a buttarsi nel fuoco per difendere il loro capo, come la storia ha dimostrato (ma raramente insegnato). Devo però dirle che a mio avviso Salvini non si sarebbe mai sognato di andare al mare ad Ostia ignorando i divieti. Perché è vero che alcuni elettori tendono a perdonare tutto ai loro amati leader, ma i leader - che sono sempre molto attenti ai sondaggi e ai mal di pancia, che sanno cavalcare come pochi - certi errori, di solito, non li commettono. Sulle conferenze stampa ho già da tempo detto la mia, non raccogliendo esattamente consensi. Ma mi tengo stretta la democrazia, fatta anche di libertà di parola e di libertà di voto. Sempre.

lettere@ladige.it

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