Ciclisti e padroni di cani Bisogna essere più civili

La lettera al direttore

Ciclisti e padroni di cani, bisogna essere più civili

Gentile direttore, sono veramente arrabbiata. Un signore a modo che suona la fisarmonica in corso 3 Novembre, spostandosi qua e là entro alcune decine di metri, senza chiedere nulla ma appoggiando solo con un berretto a terra, è stato multato. Ora, i vigili non vedono e non multano le decine e decine di ciclisti che, incuranti della ciclabile sul lato opposto (costata pure un po’) scorrazzano sull’altro marciapiede, dribblando la gente e, all’occorrenza, suonando pure per chiedere strada. Uno su 20 forse si ferma al semaforo: si improvvisano pedoni, salgono sul marciapiede, attraversano le strisce e continuano sul marciapiede. In via Perini, poi, non ci sono ciclabili (la via è troppo stretta) e allora (scendessero mai a correre un attimo sulla strada...) i ciclisti sono quasi sempre sui marciapiede, destra e sinistra, a salire e scendere. E i poveri pedoni come me e lei? Però lasciano che si accomodino proprio nel mezzo del marciapiede. La statistica mi insegna che prima o poi... e quando è passato un cane di grossa taglia da pochi minuti? Immagini cosa potrebbe succedere. Bisogna sempre camminare con un occhio a terra. Via Fabio Filzi e via Bronzetti sono i vespasiani di cani. Se ne contano a decine di... reperti. Si doveva proprio multare un bravo suonatore di fisarmonica (che non ha i soldi per pagare) dimenticando che accompagna i nostri passi con melodie che ci rasserenano l’animo?

Ornella Bertagnolli


 

Le regole valgono per tutti

Le regole sono regole. Il punto è che sono regole per tutti. Se è vietato chiedere elemosina in quel modo (e qui devo confermare che quel signore non chiede mai nulla; semmai suona, saluta e spera in una moneta) lo è anche trasformare i marciapiedi in ciclabili e i propri cani... in concimatori di quei marciapiedi. Spesso i vigili chiudono giustamente un occhio davanti a persone educate che infrangono con garbo (sì, con garbo) le regole, ma a volte bisogna proprio usare per tutti lo stesso metro, la stessa misura, anche la stessa attenzione.

a.faustini@ladige.it

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