Vicino Roma una casa per vittime di violenza nel nome di Giulia

(ANSA) - ROMA, 25 NOV - La giornata internazionale contro la violenza sulle donne riguarda tutti. E tutti, con forza, vogliono dire "basta". Questo il sentimento che ha portato Grottaferrata, cittadina di poco più di 20mila abitanti in provincia di Roma, a voler inaugurare stamani, una nuova casa per le donne vittime di violenza, la prima intitolata a Giulia Cecchettin, la ventiduenne brutalmente uccisa dall'ex fidanzato lo scorso 11 novembre. A partecipare all'inaugurazione della prima casa di semiautonomia dei Castelli Romani, oltre al sindaco di Grottaferrata Mirko Di Bernardo, il sindaco della Città metropolitana di Roma Roberto Gualtieri e il primo cittadino di Vigonovo Luca Martello, paese in cui viveva la ragazza vittima di femminicidio, a cui è stata data la chiave della casa da portare alla famiglia di Giulia. "Stiamo dando una risposta concreta all'appello fatto alle istituzioni da Elena Cecchettin, sorella di Giulia - ha detto Di Bernardo -. Oggi restituiamo alla collettività un immobile sottratto all'illegalità nel lontano 2010. Dopo 13 anni, la nostra Amministrazione è orgogliosa di donare al territorio una struttura fondamentale per garantire il sicuro reinserimento nella società delle donne vittime di violenza in uscita dalle case rifugio", ha spiegato. L'intitolazione della casa a Giulia con l'apposizione di una targa commemorativa "è un atto con il quale vogliamo fare "rumore" attorno a una piaga sociale", ha sottolineato il sindaco, "per questo motivo non abbiamo osservato un minuto di silenzio, bensì un minuto di applausi. Vogliamo trasformare l'eco della sofferenza in un motore per un reale cambiamento nella società, che provenga dai territori". Grazie ai fondi ottenuti tramite un bando della Città Metropolitana e impiegando anche risorse comunali, l'amministrazione Di Bernardo ha ristrutturato e riqualificato l'immobile confiscato dando vita alla prima casa di semiautonomia di tutta l'area dei Castelli Romani, struttura che guiderà le donne in uscita dalle case rifugio. Presenti al fianco del sindaco di Grottaferrata, anche la presidente dell'associazione Ponte Donna Carla Centioni, che gestirà la struttura, e le autorità religiose e militari locali. (ANSA).