Tesori ritrovati, le foto di Paul McCartney ai Beatles

(ANSA) - ROMA, 17 GIU - Sembra incredibile, eppure ancora oggi l'universo dei Beatles è in grado di riservare strabilianti sorprese. E così, mentre il mondo si interroga sul valore dell'iniziativa di Paul McCartney di realizzare un nuovo brano dei Beatles utilizzando l'intelligenza artificiale ripescando, a quanto pare, un brano scartato del 1978 di John Lennon, proprio dagli archivi della fondazione di Sir Paul emerge un tesoro di fotografie dimenticate scattate proprio da McCartney tra il 1963 e il 1964, il periodo dell'esplosione della Beatlemania. Queste foto che testimoniano il passaggio di "quattro ragazzi qualsiasi di Liverpool a fenomeno globale" sono esposte in una mostra alla National Portrait Gallery di Londra e sono state raccolte nel volume "1964 Gli occhi del ciclone" (La Nave di Teseo, traduzione di Carlo Prosperi, 336 pagine, 70 euro) che si candida a diventare un must della storiografia beatlesiana. Le immagini originali sono per lo più negativi e provini a contatto, ovvero strisce riprodotte su un unico foglio di carta fotografica per essere visionate. Poche erano state stampate. Gli scatti risalgono al primo tour in grande stile dei Beatles, quello che dopo le tappe di un tour europeo, tra Liverpool, Londra e Parigi, li porta per la prima volta negli Stati Uniti dove la loro apparizione all'Ed Sullivan Show cambierà per sempre il corso della musica, della società e della cultura popolare. Già in quei giorni, i Fab Four vivevano braccati dai fan, dai giornalisti e dai fotografi: di alcuni di questi, che erano grandi firme dell'obiettivo, erano già amici. L'idea di fondo è metanarrativa: uno dei ragazzi più scrutati del mondo fotografa chi lo fotografa e il mondo che lo circonda. Ma attenzione: già allora McCartney, che usava una Pentax 35mm, aveva una sua consapevolezza tecnica: nel suo scritto introduttivo, Paul ci racconta come fin da bambino aveva cominciato a studiare la fotografia, il senso dell'inquadratura, della composizione e aveva allenato l'istinto a cogliere lo scatto giusto necessario nell'epoca dei rullini. (ANSA).