Sisma Giappone: ricostruzione lenta a un mese da disastro

(ANSA) - ROMA, 01 FEB - TOKYO, 01 FEB - A un mese esatto dal terremoto di magnitudo 7.6 che ha colpito il Giappone centro occidentale, il processo di ricostruzione va ancora a rilento, in particolare nella Penisola di Noto, con molte aree ancora senza acqua corrente. Nella prefettura di Ishikawa, sede dell'epicentro, il bilancio delle vittime si assesta a 238, con 101 decessi ciascuno nelle cittadine di Suzu e Wajima, quelle maggiormente devastate dal disastro, e 19 persone ancora disperse, secondo le autorità municipali. Mentre la maggior parte delle vittime è stata causata dal sisma, un totale di 15 morti sono la conseguenza di stress dovuto all'evacuazione prolungata. Oltre 14.500 persone vivono ancora nei centri di raccolta, con il governo che è riuscito fin qui ad assicurare circa 23.700 unità abitative nella regione di Hokuriku, che comprende quattro prefetture, Fukui, Toyama e Niigata, oltre a Ishikawa. L'esecutivo intende utilizzare fondi di riserva per finanziare un pacchetto di aiuti da 155,3 miliardi di yen (980 milioni di euro), inclusi sussidi per le piccole e medie imprese e fondi per sostenere l'industria artigianale locale. Per incentivare il ripristino del turismo, il governo offrirà sussidi che copriranno la metà delle spese, o fino a 20.000 yen a notte, pari a 125 euro, per le persone che visitano le 4 prefetture. Il terremoto ha generato onde derivanti dallo tsunami che hanno spazzato via circa 190 ettari di terra in tre municipalità, scatenando una serie di incendi, frane e liquefazioni del suolo su un'ampia area, danneggiando quasi 45.000 case e altri edifici residenziali nella sola prefettura di Ishikawa. (ANSA).