Sanremo: Ferilli, dire si è come finire in mano al Kgb

(ANSA) - SANREMO, 05 FEB - Sabrina Ferilli show in sala stampa a Sanremo. Ironica, diretta, cambia registro e strappa risate. "Qualche parolaccia? La dirò, anche perché dura tanto, è impossibile non colorire con qualche battuta o esclamazione". Poi spiega: "Per chi fa questo mestiere, questo è un momento straordinario, ci sono anche rischi, non è detto che si faccia un'ottima figura, l'emozione gioca tanto, l'aspirazione ad esserci credo sia di tutti". Per questo ai primi di gennaio ha detto subito sì alla telefonata di Lucio Presta, manager di Amadeus: "Soffrivo per la prima volta in vita mia di cervicale, mi avevano dato fan e cortisone, ero rintronata, cotta tossicodipendente. Mi chiama Presta e io dico subito sì, poi mi è venuto il dubbio che non mi avesse chiamato nessuno, ma non sapevo come farmelo riconfermare. Quando dici sì a Sanremo è come essere catturati da una squadra del Kgb: stai zitta, non parlarne con nessuno, neanche con i genitori, non fiatare, cose da 007. Sono stata due o tre giorni in trance, poi ho preso coraggio, e Presta mi ha confermato". Poi tesse le lodi di Amadeus: "Ogni artista ha sempre un margine di crescita che è quello che porta tutti noi a trovarsi. Amadeus si è strutturato in modo unico, è diventato molto più di un conduttore, conosce la musica, i tempi, ha tempi comici, è una spalla eccezionale e ha la gentilezza di chi sa accogliere e questo mette tutti a proprio agio. La capacità di saper accogliere non solo è un valore aggiunto, ma è un valore unico di Amadeus". Poi scherza su virus e mascherine: "Se ci ammaliamo tutti finiamo tutti ricoverati, tanto è finito Sanremo: sala stampa, artisti, talent ci metteranno in una di queste caserme diroccate, con la scritta Gruppo Sanremo 2022". (ANSA).