Riforma Patto, nodo negoziato è calo deficit in eccesso

(ANSA) - BRUXELLES, 08 DIC - La procedura per il deficit oltre il 3% del Pil è il nodo principale al negoziato sulla riforma del Patto di stabilità. Lo si apprende da diverse fonti. Si prevedeva alla vigilia un aggiustamento primario strutturale annuo dello 0,5% del Pil. La gran parte dei 'frugali' è però contraria sia primario, non consideri cioè gli interessi del debito. Si sonda ora un'ipotesi transitoria che sugli interessi conceda flessibilità tra il 2025 e il 2027. Restano però 7 Paesi nettamente contrari. Sul tavolo anche obiettivi diversificati sulla salvaguardia del deficit: 1% per i Paesi con debito sotto il 90%, 1,5% quando il debito è oltre il 90%. (ANSA).