Pietro Castellitto, 'in Enea il desiderio di sentirsi vivi'

(ANSA) - VENEZIA, 05 SET - "Enea è un film sul desiderio di sentirsi vivi, il bisogno che muove tutte le scelte di Enea è di sentire dentro di sé il movimento della vita. E se magari i ristoranti, il circolo sportivo, i posti che frequenta possono essere elitari, la vitalità non lo è, è incorruttibile" dice Pietro Castellitto presentando Enea, il film in concorso a Venezia 80. Dopo l'esordio premiato dei Predatori, Castellitto cerca conferme con questo film che ha tra i padrini anche Luca Guadagnino, produttore per Frenesy insieme a Lorenzo Mieli per The Apartment Pictures, società del gruppo Fremantle, che Vision Distribution farà uscire in sala il 25 gennaio, una data da sempre forte nel panorama distributivo italiano. Per il giovane autore (ha scritto, oltre che diretto, la storia), "Enea è un eroe romantico. È un desiderio non elitario quello di sentirsi liberi, trasversale a tutti i giovani, in qualunque città del mondo, in qualunque quartiere ed epoca - sottolinea - la sua famiglia è borghese? Si ma non è apatica, è un cliché quello che generi figli nichilisti, qui la sua famiglia è piena di umanità. Enea vive il paradosso tragico per cui uno la vita la sente meglio se sta in guerra, e lui e i suoi amici si inventeranno la loro guerra". Nel cast la famiglia di Enea-Pietro Castellitto è composta dal padre Sergio, dal fratello Cesare e da Chiara Noschese che interpreta la madre, poi c'è l'amico del cuore e compagno di avventure Giorgio Quarzo Guarascio e l'amore Benedetta Porcaroli. Enea con l'amico aviatore Valentino, oltre allo spaccio e alle festone, condivide la giovinezza. Amici da sempre, sono vittime e artefici di un mondo corrotto, ma mossi da una vitalità incorruttibile. La droga e i gangster con cui avranno a che fare sono un'ombra su una storia che parla d'altro, di famiglia e di legami e di amore da scoprire tra le crepe della quotidianità. (ANSA).