Picasso Rendez-vous a Torino, 300 opere dell'artista

(ANSA) - ROMA, 11 OTT - Torino entra nel calendario ufficiale delle celebrazioni di Picasso a mezzo secolo dalla morte. Apre nelle sale settecentesche di Palazzo Saluzzo Paesana, nel cuore della città, 'Picasso Rendez-vous a Torino', una delle due grandi mostre in Italia dedicate al maestro spagnolo. L'altra è a Napoli e si concluderà il mese prossimo. "Sono già arrivate prenotazioni anche dall'estero, soprattutto dalla Francia. dalla Svizzera e dalla Germania" spiegano gli organizzatori della mostra torinese, che si potrà visitare fino al 14 gennaio 2024. 'Picasso Rendez-vous a Torino', curata da Jean Christophe Hubert, per dodici anni conservatore del Museo Picasso di Bruges, offre un'immagine a tutto campo del grande artista spagnolo. Il percorso fra 300 opere - disegni come Le danzatrici, litografie come La corrida, incisioni, sculture, collage e fotografie - rivela un Picasso quasi sconosciuto. "Delle oltre 150mila opere che realizzò solo 1.800 sono pitture. Ci sono poi 3.000 ceramiche, 34.000 opere grafiche, 6.000 disegni. Sono particolarmente orgoglioso di far conoscere al pubblico una sfaccettatura importante dell'opera di Pablo Picasso: lo spirito creativo dell'artista espresso nelle arti grafiche" spiega Hubert. "Picasso ha fatto di tutto, ha sperimentato e innovato molti linguaggi dell'arte. È stato soprattutto un 'creatore'. La cosa più importante è creare, diceva. Null'altro conta. La creazione è tutto". Tra il 1899 e il 1973 Picasso realizza più di 2.000 incisioni, utilizzando tecniche diverse. Nelle incisioni si ritrovano tutti i temi a lui cari: il desiderio d'amore, la famiglia, il riferimento ai grandi maestri, il pittore e la modella nell'atelier, l'illustrazione di opere poetiche, i personaggi mitologici, i ritratti. Per lui incidere è come tenere un diario intimo, nel quale seguire pensieri, evoluzioni e opinioni. Picasso si dedica a un numero consistente di forme artistiche ed è sempre aperto a nuove scoperte e a nuove collaborazioni. Ed è così che nascono non solo nuove tecniche e nuovi stili, ma anche nuove forme d'arte. Le sue scelte sono determinate dalle pulsioni, dalle passioni, dalle amicizie o dalle commesse. Per tutta la vita Picasso lavorerà a un gran numero di opere illustrate, un'attività che - stranamente - è poco nota al grande pubblico. La mostra è accompagnata da un percorso di fotografie e lettere immaginarie, curato da David Lawrence/Frederic Lecompte Dieu. Dalle lettere, che compongono un ritratto a tutto tondo del Picasso uomo e un affresco della sua epoca, emergono non solo aspetti e notizie sull'artista ignorate dai più, ma anche ciò che i suoi contemporanei pensavano di lui. Realizzata per Bruges dove è stata esposta per la prima volta, l'esposizione torinese riunisce otto collezionisti belgi e francesi e comprende opere multiple, grafiche e disegni di Pablo Picasso e del suo entourage, tra cui Jean Cocteau, Dora Maar e Françoise Gillot. Insieme al Museo d'Arte Pablo Picasso di Münster, questa è la seconda più grande collezione di arte grafica di Picasso esposta al mondo. Dopo Torino la mostra andrà a Istanbul e poi a Parigi. (ANSA).