Mondiali: nazionale Australia protesta su diritti in Qatar

(ANSA) - ROMA, 27 OTT - A meno di un mese dalla Coppa del Mondo di calcio in Qatar, la nazionale australiana 'Socceroos' è stata la prima a diffondere una dichiarazione collettiva di protesta contro la situazione dei diritti umani nel Paese ospitante, chiedendo 'rimedi efficaci' per i lavoratori immigrati e depenalizzazione delle relazioni dello stesso sesso. Il messaggio video, letto una riga alla volta da 16 giocatori e supportato dall'intera delegazione gialloverde, è stato seguito da Football Australia che a sua volta ha rotto il silenzio sulla questione, affermando in una dichiarazione separata che le "sofferenze" subite dai lavoratori immigrati e dalle loro famiglie "non possono essere ignorate". Le due iniziative rappresentano una delle dimostrazioni pubbliche più significative da parte di una delle 32 nazioni qualificate per la Coppa del Mondo che prende il via il 20 novembre a Doha, dopo un decennio di controversie e di critiche per la decisione della Fifa assegnare i diritti di organizzazione all'ultraconservatore stato mediorientale. Il quotidiano The Guardian ha stimato che fino a 6500 lavoratori provenienti da India, Pakistan, Nepal, Bangladesh e Sri Lanka sono morti in Qatar da quando è stata assegnata la Coppa nel 2010. Le dichiarazioni dei 'Socceroos' e di Football Australia riconoscono che da quando si è assicurata i diritti di ospitare la Coppa il Qatar ha introdotto alcune importanti riforme per migliorare le condizioni e i diritti del lavoro, tra cui l'abolizione del sistema che ha permesso ai datori di lavoro di ritirare i passaporti dei lavoratori. Tuttavia l'attuazione di tali riforme è stata inconsistente - denunciano - e la decisione di assegnare la Coppa al Qatar "ha comportato sofferenze e danni a innumerevoli lavoratori", aggiunge la dichiarazione, che lamenta anche il fatto che l'omosessualità è illegale nel paese. (ANSA).